In via S.Tecla spuntano altri posti auto per residenti: mugugni da parte dei ciclisti
Strisce gialle al posto di quella che molti ciclisti avevano sempre considerato una corsia, se non proprio una vera ciclabile, che consentiva loro di transitare in controsenso. L’ufficio Mobilità del Comune ha deciso di regolarizzare una situazione ibrida, accontentando al tempo stesso numerose richieste di residenti che chiedevano posti auto riservati. Lo ha fatto in via Santa Tecla, la strada acciottolata che unisce via Massarotti a via Bissolati, sempre più battuta dalle automobili da quando è stata riaperta la casa di riposo La Pace. Da qualche tempo, oltre al lato riservato alla sosta libera che viene mantenuto, è stata istituita una lunga striscia di parcheggi riservati ai residenti delle aree A, B e C e contestualmente è stato tolto il cartello “eccetto bici” che si trovava sotto il segnale di divieto di ingresso da via Bissolati. Quel cartello, spiegano dal Comune, era rimasto ‘in sospeso’ fin dalla precedente giunta Perri, ma non segnalava alcuna pista ciclabile, che peraltro non sarebbe stata regolare secondo le norme del codice della strada. Eppure i ciclisti abituati a percorrere contro senso la strada non hanno apprezzato la modifica e anche se le critiche non sono sfociate in nessuna presa di posizione ufficiale, sono piuttosto consistenti tra chi abita nella zona Po – Trebbia e preferiva utilizzare questo tratto, evitando la trafficata via Massarotti, per andare da centro a periferia.
“Le piste ciclabili sono un’altra cosa – spiega l’assessore Alessia Manfredini – e sono quelle che abbiamo realizzato in via Persico o in via Soldi, o in via del Porto, per fare degli esempi. Non faremo mai ciclabili come quella attuale di viale Trento Trieste, che considero pericolosa. Oltretutto la priorità va data a quegli interventi che consentano di collegare le piste ciclabili già esistenti e questo non era il caso di via Santa Tecla”. Soltanto piste a norma, quindi protette con cordoli. Via Santa Tecla, coi suoi ciotoli, non è il massimo della comodità per i ciclisti ma il popolo delle due ruote considera comunque la creazione di altri posti per la sosta delle auto come un nuovo attacco alla mobilità dolce, dopo la vicenda dei sensi unici in viale Po che costringono i ciclisti a percorrere un lungo tratto di trafficata via Trebbia (“non escludo la prossima individuazione di un percorso protetto” assicura l’assessore). Anche in via Oglio sono scattate lamentele dei ciclisti che, come le auto, si sono visti imporre il divieto nella direzione viale Po – via Mincio, mentre contestualmente sono stati disegnati posti auto a sosta libera sul lato opposto alla farmacia.
L’operazione più impegnativa che vedrà impegnato il comune nei prossimi mesi è quella per le ciclabili di via Brescia, Bergamo, Mantova e viale Trento e Trieste che si sono aggiudicate il cofinanziamento regionale. La progettazione è in capo alla Provincia, che sta predisponendo i progetti defintivi, ci vorrà poi il parere della Soprintendenza, quindi la redazione dell’esecutivo, infine la gara. Realizzazione entro il 2020.