'La vecchiaia: problema o risorsa per la società?' Convegno in ospedale
Sabato 20 maggio, nell’aula magna dell’ospedale, si è tenuto il convegno “De Senectute – La vecchiaia: problema o risorsa per la società?”. L’incontro è stato promosso ed organizzato dalla Commissione Progetti Orizzonti Sereni del Distretto 2050 del Rotary International, con il patrocinio dell’Asst Cremona, del Comune, dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Cremona, dell’Aima, dell’A.R.SA.C., dell’Ipasvi, dell’Auser di Cremona, e con il sostegno dei Rotary Club Pavia Ticinum, Cremasco San Marco, Cremona, Cremona Po e Valtrompia.
Il convegno è stato voluto dalla Commissione organizzatrice, nell’esercizio delle sue attività istituzionali, con l’intento di contribuire alla comprensione delle problematiche dell’anziano e del modo migliore di porsi per affrontare e dare risposte positive alle sue aspettative.
L’incontro è stato aperto da un cenno di saluto agli intervenuti di Camillo Rossi, direttore generale dell’Asst Cremona, di Paola Mosa, direttrice socio-sanitaria dell’ospedale di Cremona ed infine di Angelo Pari, governatore del Distretto 2050 del Rotary International, distretto che comprende fra l’altro il territorio della provincia di Cremona.
I relatori che si sono susseguiti, realmente di alto profilo umano, culturale e scientifico, hanno saputo intrattenere un pubblico molto attento ed interessato, proponendo con inusuale brillantezza, a volte anche simpaticamente ironica ma sempre con molto garbo, equilibrio e pacatezza, argomenti di non facile approccio. Tre ore e mezza trascorse d’un fiato da un uditorio molto variegato di studenti, medici, infermieri, volontari e persino agenti di pubblica sicurezza che hanno seguito con interesse manifesto le relazioni proposte, sottolineando il loro gradimento con calorosi e spontanei applausi.
Il primo relatore, Attilio Calza, medico di larga fama in città, ha tenuto una lettura magistrale sulla condizione dell’anziano, con una disamina epidemiologico-statistica e di prospettive future, sfatando la diffusa convinzione che il sempre più vasto popolo della terza e quarta età rappresenti un peso per la collettività, dimenticando non solo l’apporto offerto nella vita lavorativa alla crescita ed al benessere della nazione, ma anche il sostegno economico ai giovani familiari senza lavoro. Ha anche sottolineato come l’indotto del mondo dell’anziano costituisca sorgente di nuova crescita economica sotto forma di beni di consumo e di servizi alla persona.
Il questore di Cremona, Gaetano Bonaccorso, ha esposto le azioni che gli organi di polizia pongono in atto per contrastare le odiose azioni di quanti attentano alla sicurezza delle persone più deboli, illustrando il progetto già in atto che coinvolge tutti i mass-media della provincia.
Giuseppina Majani, psicologa, con larga esperienza sulle problematiche cognitivo-comportamentali dell’anziano maturata presso l’istituto scientifico di Montescano (Pv), ha svolto una brillante relazione sulle strategie più moderne dell’Active ageing: l’invecchiamento attivo per contrastare il decadimento fisico ma anche quello psichico perché “salute è anche garbata accettazione del cambiamento”.
Carmen Rauso, responsabile del servizio sociale dell’ospedale di Cremona, ha poi illustrato gli atti legislativi che la Regione Lombardia ha emanato in favore delle fasce più deboli della società ed ha poi esposto con cognizione di causa le criticità che incontra nel quotidiano, sul campo, in prima linea.
Ed infine Palmiro Alquati, già primario della chirurgia del nostro ospedale ed attualmente direttore sanitario presso la casa di riposo “E. F. Soldi” di Vescovato, ha concluso il convegno trattando con grande delicatezza ed equilibrio un argomento, di questi tempi troppo spesso affrontato con superficialità, che riguarda le problematiche bioetiche di fine vita.
Il convegno è stato guidato da mons. Vincenzo Rini, già direttore del settimanale diocesano ” La Vita Cattolica” ed attuale presidente della Società per l’informazione religiosa, in veste di moderatore.
La indiscussa esperienza e competenza degli illustri relatori e la loro grande capacità comunicativa, hanno consentito al convegno di rappresentare un importante momento di informazione e comunicazione scientifica e sociale, utile a studiosi ed operatori del settore per approfondire le loro conoscenze in materia, migliorando così in prospettiva le condizioni di vita dell’anziano.