Cronaca

Continuano le polemiche sui rallentamenti dei treni pendolari entro dicembre

La circolare di Rfi porta la data del 10 ottobre 2016 e per l’esattezza è una “Disposizione di esercizio”: in sei pagine destinate al personale interno e indirizzate ad una miriade di soggetti, la Direzione Tecnica comunicava  le modifiche che dovevano essere adottate per la circolazione dei treni in prossimità dei passaggi a livello privati, i PLp, ossia quelle barriere che attraversano proprietà private (tipicamente appezzamenti agricoli), le cui chiavi sono in possesso dei singoli proprietari, che ne dispongono aperture e chiusure in base alle loro necessità. “La velocità dei tratti di linea sui quali sono ubicati i PLp  – si legge – è determinata in funzione della visibilità, lato strada, della ferrovia secondo le specifiche norme emanate dall’Unità centrale competente e comunque mai superiore a 80 Km/h”.

Tanto è bastato, ieri 10 maggio, alla riunione del Quadrante Est, per far esplodere la rabbia dei pendolari delle linee Cremona – Brescia e Cremona- Treviglio che già vedono ulteriormente allungarsi i tempi di percorrenza dei treni – lumaca e per scatenare la polemica degli esponenti Pd Agostino Alloni e Alessia Manfredini che erano stati accusati dal consigliere Malvezzi (FI) di creare inutile allarmismo. “Esiste una direttiva nazionale emanata lo scorso 26 settembre che, per questioni di sicurezza, impone ai convogli di non superare gli 80 km/h in prossimità di passaggi a livello privati. E questa direttiva dovrà essere applicata in tutta la Regione entro il prossimo dicembre, lo ha confermato Rfi proprio ieri” afferma  Alloni, che ieri ha presenziato alla riunione del quadrante est ferroviario”. I passaggi a livello interessati sono quelli per i quali “non si è ancora proceduto al rinnovo delle convenzioni e che quindi, allo stato attuale, non sono ne segnalati sul terreno ne indicati”.

LA RASSICURAZIONE DI SORTE (REGIONE) – “Con il cambio orario di giugno non cambierà nulla né sulla Cremona/Mantova, né sulla Cremona/Brescia. Sulla Cremona/Treviglio ci sarà uno slittamento di due minuti. Di fatto, dunque, rispetto alla situazione attuale non cambia nulla”. Lo ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Alessandro Sorte, sgombrando il campo dal timore di un possibile rallentamento dei treni. “Siamo comunque preoccupati – ha continuato Sorte – per la disposizione con la quale l’Agenzia nazionale per la sicurezza Ferroviaria (Ansf) ‘obbliga’ Rfi a disporre limitazioni di velocità dei treni in prossimità dei passaggi a livello privati finché la stessa Rfi, che gestisce la rete, non interverrà o con la chiusura definitiva di questi passaggi a livello o comunque con la loro messa in sicurezza”.

“A dicembre – continua Alloni –  entrerà in vigore il nuovo orario invernale e, nel frattempo, RFI ha garantito che interloquirà con i proprietari dei passaggi a livello privati per verificare il loro stato di attività e intervenire, a seconda dei casi, con la chiusura, la realizzazione di una viabilità alternativa o di un adeguamento tecnologico”.

“Nel frattempo – spiega il consigliere – la direttiva sarà valutata in tutta la Lombardia, a partire dalle linee Cremona-Treviglio e Cremona-Brescia e, se non si troveranno soluzioni valide, i rallentamenti potrebbero allungare i tempi di percorrenza. Per ora si parla di qualche minuto, ma bisogna tener presente del fatto che, per esempio tra Cremona e Olmeneta ci sono ben 11 passaggi a livello privati, un numero troppo elevato che non permette di recuperare i ritardi”. Proprio due settimane fa Alloni aveva scritto all’assessore Sorte per sollecitare un chiarimento in merito, ma non è arrivata nessuna risposta. “Sorte non rispondendo alla mia sollecitazione, non ha risposto ai pendolari lombardi e non ha fatto chiarezza. Dovrebbe essere, invece, proprio di Regione Lombardia il compito di fare da regia, evitando di arrivare a dicembre impreparati e pianificando per tempo, insieme a Rfi, interventi mirati sulla sicurezza” conclude il consigliere.

“Inutile allarmismo?” fa eco l’assessore alla Mobilità del Comune di Cremona Alessia Manfredini. “Ora, dopo settimane di silenzio da parte della Regione, e diversi mesi in cui la direttiva non è mai stata citata o resa pubblica, sarebbe interessante capire le motivazioni di questo silenzio. Tutti sappiamo che questa direttiva esiste e dovrà essere applicata entro dicembre. Eppure nessuno ha detto nulla. Da parte nostra, vigileremo sui passaggi che Regione Lombardia  e Rfi faranno lungo le linee del nostro territorio”.

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