Cultura

Orfeo, buona la prima: entusiasmo del pubblico e standing ovation

Fotoservizio Francesco Sessa

C’era la folla delle grandi occasioni venerdì sera al Ponchielli per la serata inaugurale delle Celebrazioni Monteverdiane, in occasione del 450° dalla nascita del Divin Claudio, che ha visto in scena un Orfeo di produzione completamente cremonese, realizzato sotto la regia di Andrea Cigni. Presenti tutte le autorità cittadine, civili e militari, in una sala che ha registrato il tutto esaurito.

Il primo atto si apre su una scenografia spettacolare di foglie e verde che riproduce fedelmente l’atmosfera pastorale di cui è impregnato il racconto, allietato dai leggiadri cori di ninfe e pastori. Ottimamente reso il passaggio dalla spensieratezza alla disperazione quando Orfeo apprende della morte di Euridice, e inizia il percorso che lo porterà nell’Ade.

E’ proprio qui, nella cupezza infernale, che si apre il terzo atto, con un’ambientazione che richiama l’inferno dantesco e Caronte che con la sua barca traghetta le anime. Anche la cupezza dei toni e dei colori richiama il mondo dell’Ade, da cui poi Orfeo uscirà nel quinto atto, per ritrovarsi al cospetto di Apollo, con il ritorno ad un mondo di luce.

Perfettamente rese le splendide parti corali – eseguite dal coro Costanzo Porta diretto da Antonio Greco e Diego Maccagnola – che caratterizzano quest’opera, così come molto intense sono stati i brani cantati dai bravissimi solisti: Emiliano Gonzales Toro, Anna Maria Sarra, Anna Bessi, Luigi e Donato, Federico Benetti, Gaia Petrone, Giacomo Schiavo, Daniele Palma, Maximiliano Banos, Renato Cadel e Iacopo Zampolli. Così come impeccabile è stata l’esecuzione dell’Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone, che mettendo insieme strumenti barocchi e strumenti moderni è riuscita a rendere perfettamente le atmosfere monteverdiane.

La standing ovation finale, con un pubblico davvero entusiasta, ha confermato come una produzione “made in Cremona”, con la sua scenografia spettacolare e la grande cura per i dettagli, non abbia nulla da invidiare a nessuno, ma che anzi potrebbe addirittura insegnare molto a chi predilige messe in scena minimaliste e moderne. Lo spettacolo andrà in scena nuovamente questa sera, sempre alle 21.

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