Cronaca

Lite degenerata a san Rocco tra kosovari e marocchini per accaparrarsi i rifiuti

foto Sessa (archivio)

Un pestaggio in piena regola con pugni e calci alla testa di un ragazzino marocchino da parte di un gruppo di kosovari. Solo l’intervento di due volanti della Polizia ha scongiurato il peggio in quella che è diventata la terra di nessuno, dalle 17,30 in poi: la piattaforma rifiuti di via San Rocco. Da tempo un gruppo di kosovari  “gestisce il dopo chiusura”, razziando quanto ancora si possa vendere dal riciclaggio fisiologico adottato da Aem. Appena viene chiuso il  cancello, come avevamo testimoniato alcuni mesi fa con le immagini esclusive di Francesco Sessa, ecco spuntare dai cespugli e  dalle baracche degli orti abusivi sul colo Morta, un gruppetto di  kosovari ormai habituèes delle incursioni. Scavalcare è facile, così come portare via una sedia, un secchio, una valigia. Beni non preziosi  di certo ma che fanno gola a un mercato parallelo del rifiuto.

Un paio di ragazzi marocchini ieri hanno pensato di imitarli entrando da un altro settore della ex discarica su cui nessuno vigila, nè il gestore nè il Comune che continua a sbandierare dati sul riciclo senza preoccuparsi del post chiusura. I kosovari considerano loro quel territorio e hanno  preso a calci e pugni uno dei due ragazzini. L’intervento della Polizia, chiamata da un operatore, ha evitato il peggio.

Il pestaggio poteva avere conseguenze drammatiche. Siamo alla periferia della ricca  Cremona, alla ex discarica di San Rocco da dove si vede il Torrazzo, non alla discarica di Korogocho di Nairobi dove dalla montagna di rifiuti  alta 200 metri migliaia di persone cercano di tirare fuori qualcosa per vivere.

AGGIORNAMENTO – Uno dei protagonisti della rissa ha deciso di rendere nota la propria versione. E’ uno dei kosovari coinvolti, che fornisce la propria versione dei fatti. “Innanzitutto non siamo un gruppo: i marocchini erano in gruppo, io ero da solo” ci racconta. “E sono io ad essere stato pestato: mi hanno dovuto dare dieci punti”.

Non nasconde di aver voluto prendere degli oggetti dalla discarica: “Faccio lo svuotasoffitte e mi trovavo lì proprio per buttare della roba che doveva essere buttata via. Quando è arrivato un camion a scaricare, ho visto che c’erano dei giocattoli per bambini e ho chiesto all’autista se potevo prenderli su. Dopo aver ricevuto il permesso, ho preso quello che mi serviva. In quel momento però sono arrivati i marocchini: loro sono un gruppo, e sono in discarica tutto il giorno a prendere roba. Volevan che mettessi giù quello che avevo preso: mi hanno preso a calci, facendomi cadere a terra e continuando a pestarmi. Sono perfino svenuto. Ho anche due testimoni, tra cui un italiano che si è avvicinato per darmi sostegno. Il gruppo dei marocchini vuole avere il monopolio della discarica”.

Nelle foto di Francesco Sessa dello scorso febbraio la testimonianza visiva di quanto succede nella discarica di San Rocco dopo l’orario di chiusura

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...