Tempi di percorrenza sui treni allungati per sicurezza: insorgono i pendolari
Pendolari delle linee cremonesi sulle barricate per la prospettiva che a breve i tempi di percorrenza sulle linee più battute – Milano, Mantova, Treviglio, Brescia – si faranno ancora più lunghi. Nelle prossime settimane infatti dovrebbe entrare in vigore una direttiva sulla sicurezza delle Ferrovie dello stato che obbliga i treni a ridurre la velocità fino a 80 km/h in prossimità dei passaggi a livello privati. La preoccupazione si è concretizzata in una mail inviata questa mattina dal comitato pendolari InOrario a istituzioni locali, Regione, Trenord e RFI. “Negli ultimi giorni – si legge – stanno circolando voci secondo cui, a seguito della direttiva dell’Agenzia Nazionale della Sicurezza, dal prossimo cambio orario di Giugno i treni della linea Mantova – Cremona – Milano subiranno allungamenti di percorrenza e/o soppressioni a causa di una forzata riduzione della velocità per la tratta da Mantova a Codogno a 80Km/h, contro gli attuali 130 Km/h.
“Essendo già a fine Aprile – continua il Comitato – e non avendo ancora ricevuto nessuna comunicazione né indicazione, ci sembra, se le notizie risultassero veritiere, molto tardiva una eventuale comunicazione in tal senso, senza oltretutto che sia stata quantomeno ‘concordata’ la modalità messa in opera (soppressioni treni link? Aggiunta fermate ai treni diretti? Modifiche orario?)
Chiediamo pertanto di poter aver notizie certe in tempi rapidi per poter, eventualmente, valutare queste decisioni”.
La diminuzione di velocità produrrebbe un allungamento dei tempi di percorrenza su Milano di circa 15 minuti, considerando la grande quantità di passaggi a livello privati che non hanno dispositivi di sicurezza elettronici e spesso nemmeno sbarre, ma vengono chiusi con lucchetti. In Lombardia – riferisce il consigliere regionale Agostino Alloni, intervenuto già in mattinata sulla vicenda – su 801 passaggi a livello, 194 rientrano in questa categoria, in particolare nelle province di Cremona, Mantova, Pavia e Brescia. “Secondo diverse fonti – afferma Alloni – potrebbe entrare in vigore una direttiva dell’agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie del 26 settembre scorso che, per questioni di sicurezza, impone ai convogli un rallentamento fino a 80 km/h in prossimità di passaggi a livello privati. Questo determinerebbe un allungamento dei tempi di percorrenza di ogni tratta, con conseguente incertezza sul servizio offerto. Sulla linea Milano-Cremona-Mantova, per esempio, si parlerebbe di almeno 14 minuti in più a tratta”, afferma Alloni nella lettera inviata all’assessore regionale Sorte per chiedere chiarimenti sulla questione.
“Anche in vista della convocazione degli incontri dei quadranti-orari del mese di maggio – riferisce Alloni – ho chiesto a Sorte di convocare già nelle prossime settimane il tavolo del Tpl per indicare soluzioni possibili che continuino a garantire i servizi per i pendolari lombardi, senza allungare i tempi di percorrenza, altrimenti gli effetti sarebbero devastanti e sarebbe necessaria una rimodulazione degli orari. Tutto questo avrebbe davvero il sapore di una beffa, se pensiamo a tutti i progetti e agli investimenti, anche consistenti, che la stessa Regione ha messo in campo per velocizzare le tratte, anche in termini di raddoppi selettivi e miglioramento tecnologico”.