25 aprile alla Casa dell'Accoglienza: in provincia si stimano 1500 arrivi
25 aprile festeggiato anche alla Casa dell’Accoglienza, dove quest’anno si è svolta la manifestazione solitamente ospitata in piazza Roma. Ospiti ed associazioni hanno condiviso un pomeriggio nel segno dei diritti e della solidarietà, organizzato da Arci, Anpi, Cgil, comitato Soci Coop, con la fattiva collaborazione della Caritas. Giancarlo Corada, presidente Anpi Cremona, ha sottolineato il coraggio nella scelta di questo luogo altamente simbolico, certamente non un luogo di passaggio come una piazza pubblica, ma che presuppone una volontà di partecipazione. Ha anche ricordato come alla base di tante Costituzioni democratiche vi sia la ricerca della felicità, obiettivo diverso a seconda delle situazioni di partenza, al quale è logico che aspirino anche i migranti. “Un’Europa di muri e’ una follia e porterà a disastri come già successo in passato. Il popolo italiano non è contro di voi”, ha detto tra l’altro Corada. Sono seguiti momenti di intrattenimento con il gruppo di percussionisti Oghene Damba, nato proprio all’interno della Casa dell’Accoglienza e i ragazzi di Gioventù Bruciata con uno spettacolo di teatro. Dopo le presentazioni ed un piccolo momento di poesia, sono saliti sul palco i “La Base”, per un concerto hip-hop/funky.
Durante la giornata è stata anche illustrata la recentissima legge di iniziativa popolare, presentata il 12 aprile al Senato nell’ambito della campagna Ero straniero-L’umanità che fa bene, per cambiare le politiche sull’immigrazione. Otto gli articoli (ora è partita la raccolta firme, ne servono 50mila) che prevedono l’introduzione di un permesso di soggiorno temporaneo di un anno per la ricerca di occupazione, affidando l’intermediazione tra datori di lavoro italiani e lavoratori stranieri alle agenzie preposte o a onlus iscritte in apposito registro; la reintroduzione del sistema dello “sponsor” già collaudato con la legge Turco-Napolitano, con un cittadino italiano che garantisce l’ingresso di uno straniero; la regolarizzazione su base individuale degli stranieri già integrati in Italia; nuovi standard per riconoscere le qualifiche professionali; misure di inclusione attraverso il lavoro dei richiedenti asilo; il godimento dei diritti previdenziali e di sicurezza sociale una volta tornati nel Paese d’origine con la possibilità di ritirare l’80% dei contributi versati; l’uguaglianza nelle prestazioni di sicurezza sociale; maggiori garanzie per un reale diritto alla salute dei cittadini stranieri; voto amministrativo e abolizione del reato di clandestinità.
Un’angolatura diversa da cui guardare i valori della festa della Liberazione, quella proposta alla Casa dell’Accoglienza, che registra come sempre il tutto esaurito. Sono venti tra cooperative e privati, i soggetti che si sono accreditati nell’ultimo bando emesso dalla prefettura di Cremona per dare ospitalità ai richiedenti asilo, per il periodo 1 aprile – 31 dicembre. 1500 il fabbisogno provinciale stimato dalla prefettura; per ora è stata firmata la convenzione solo con la prima coop in graduatoria, ‘Il Sentiero’, già molto nota (gestisce tra l’altro Picenengo), che mette a disposizione 153 posti.
g.biagi