Cronaca

Incinta e assunta a tempo indeterminato. Per 33enne, storia in controtendenza

Una donna incinta, in un Paese come l’Italia, dove le imprese vivono di precariato e di voucher, è quasi automaticamente esclusa dal mondo lavorativo. Eppure non sempre va così: è questa la storia di Ramona, giovane donna cremonese, che all’età di 33 anni e incinta di sei mesi si è vista proporre un contratto di lavoro a tempo indeterminato, grazie ad un datore di lavoro che ha voluto scommettere su di lei e sulla sua capacità professionale.

La vicenda di Ramona non era iniziata nel migliore dei modi: nel febbraio scorso la società per cui la giovane donna lavorava come assistente alla consulenza finanziaria aveva concluso la propria attività, liquidando quindi tutti i dipendenti. “Così mi sono trovata a piedi al quarto mese di gravidanza inoltrato” racconta. E’ stato a questo punto che sono entrati i gioco i soci di una società con sede nel nord est, in provincia di Vicenza, attiva nel settore finanziario e assicurativo, che già conoscevano da tempo Ramona. Pur sapendo della sua gravidanza ormai in stato avanzato, non si sono lasciati intimorire e l’hanno voluta in azienda, con lo stesso incarico che ricopriva nel precedente posto di lavoro, da svolgere sulle piazze di Cremona e Milano.

“Hanno voluto scommettere su di me” racconta ancora la donna, che dopo neppure un mese dal primo contatto si è ritrovata in mano un regolare contratto full time a tempo indeterminato. “Storie così sono degne di nota perché nel mondo del lavoro resta ancora molto difficile essere donne e avere gli stessi diritti dei colleghi uomini”.

Laura Bosio

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