Nuove ipotesi per la Cr-Mn, ambientalisti: 'Regione cancelli il progetto'
Se l’assessore regionale Fava ha condannato l’autostrada Cremona-Mantova definendola un’opera inutile, i comitati ambientalisti del territorio non mancano di far sentire la propria voce contro l’infrastruttura, all’indomani degli ennesimi sviluppi della vicenda. “Stradivaria Spa (che stiamo pagando con soldi pubblici) pur di mantenere la concessione della Cr-Mn è ora disponibile a ripartire da zero, cambiando il tracciato nel tratto mantovano anche con il chiaro intento di risolvere la questione vincoli sui terreni agricoli che la vedrà di scena il 14 giugno p.v. davanti al Tar Lombardia” attaccano gli ambientalisti, sempre più fermi nella convinzione che l’autostrada non debba vedere la luce.
“Per noi la strada maestra è quella che la Regione Lombardia ponga fine a questa vicenda dichiarando decaduta (art. 36 lettera f della convenzione di concessione) Stradivaria Spa, che dimostra di non essere assolutamente in grado di realizzare quel progetto autostradale per il quale si era proposta e che aveva formato oggetto di un bando di gara con caratteristiche ben precise. Che vanno rispettate” evidenziano ancora gli ambientalisti.
I problemi viabilistici di collegamento tra le città di Mantova e Cremona, compresa la tangenziale di Mantova, “possono e devono trovare soluzione attraverso la riqualificazione della ex SS10 che ora verrà presa in carico dall’Anas” continuano. “E’ nella nuova società Anas/Regione Lombardia che gestirà 1500 Km di ex strade provinciali (tra cui la ex SS10) che la Regione dovrà mettere quelle risorse che aveva destinato al progetto della Cr-Mn: ben 108 milioni di euro. Ora sicuramente molto meno per quanto già speso da Stradivaria Spa”.
A supportare questa ipotesi, continuano i comitati ambientali, il fatto che il Ministro Delrio abbia “cancellato il completamento del Ti-Bre, sulla base di una verifica dei flussi di traffico e di un’analisi costi-benefici”.
Perché allora, si chiedono gli ambientalisti, “il presidente Maroni, a cui chiederemo un incontro, non cancella la Cr-Mn adottando gli stessi criteri di valutazione, avendo già a disposizione tutti gli elementi per poterlo fare? Poniamo fine a questa farsa e rivendichiamo il diritto a una mobilità moderna e sostenibile: Ferrovie, ciclabili, trasporto pubblico e riqualificazione della viabilità esistente. Questi progetti autostradali, Cr-Mn e Ti-Bre, ci hanno già fatto perdere almeno 15 anni. Ora basta”.