Cronaca

Centropadane, entro il 26 aprile candidature al Cda, ma società ancora bloccata

Tempo di nomine in autostrade Centropadane, la società  dove sta per scadere il Cda nominato nel 2014 e presieduto dal bresciano Bruno Bedussi dopo le dimissioni di Daniele Molgora per i dubbi di legittimità in quanto eletto quando era ancora presidente della Provincia di Brescia. A rappresentare il territorio cremonese erano stati indicati dalla Provincia Alberto Sciumé e dal Comune Giovanni Guareschi. Dal 7 aprile sono aperti i termini per la presentazione delle candidature (termine ultimo fissato dal Comune, il 26 aprile). Il nodo cruciale per gli enti locali è l’incasso dei dividendi legati agli utili della società, bloccati dalla lunga fase di stallo in cui versa la concessione. Vinta da Autovie Padane Spa (Gruppo Gavio) nel 2012 nella gara indetta dall’Anas, di fatto il subentro non è ancora avvenuto e questo sta bloccando anche gli investimenti in progetto: per Cremona i due più significativi sono terzo ponte sul Po e, attraverso la controllata Stradivaria, autostrada Cremona – Mantova, oggi più che mai messa in discussione anche dalla Regione.

Solo all’effettivo passaggio di mano della concessione i soci storici incasseranno quanto dovuto da Gavio a titolo di rimborso per gli investimenti fatti da Centropadane  non ancora ripagati dalle tariffe (si parla di 260milioni e in ballo c’è anche un ricorso della stessa Centropadane al Ministero per averli). Ricordiamo che il Comune di Cremona detiene poco più del 4% delle azioni, contro il 15,54 della Provincia e il 5,71 della Camera di Commercio.

Della situazione di stallo della società si è parlato anche lunedì scorso a Roma nell’incontro tra la delegazione cremonese – mantovana con il ministro delle Infrastrutture Delrio: c’erano tra gli altri i sindaci di Cremona e Mantova Gianluca Galimberti e Mattia Palazzi e il senatore Luciano Pizzetti. Delrio è stato sollecitato ad intervenire per sbloccare la situazione, importante anche per dare ossigeno alle casse degli enti locali oltre che per immaginare il futuro delle infrastrutture sul territorio.

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