Cremonese scampata all'attentato di Stoccolma 'Io rifugiata in un negozio'
C’era anche Cristina, una cremonese, oggi pomeriggio poco prima delle 15, ora italiana, nel cuore di Stoccolma, sull’area pedonale più famosa della città, esattamente nel punto in cui un camion ha falciato alcune persone a piedi provocando morti e feriti. Sentita al telefono, Cristina ha raccontato: “Stavo guardando le vetrine quanto ho visto davanti a me un camion che prendeva velocità e imboccava la via pedonale contromano. C’erano persone che urlavano e spari. Mi sono riparata all’interno di un negozio”. Cristina ha scritto quanto le è accaduto sulla sua pagina Facebook per rassicurare amici e parenti che sta bene. “Ero lì”, scrive, “il camion veniva nella mia direzione, e non so cosa mi abbia spinto a buttarmi in un negozio. Ringrazio il Signore, se avessi ritardato di pochi secondi probabilmente non starei scrivendo”. E poi continua a raccontare: “Siamo stati chiusi in un negozio, mentre fuori accadeva di tutto. Ora sono a casa di un amico di una ragazza che era lì, nel negozio. Si aspetta che la situazione si calmi, per trovare un taxi, e tornare in hotel”. A Stoccolma polizia e vigili del fuoco hanno evacuato la zona. L’episodio, proprio per la modalità degli eventi, è trattato come un possibile atto terroristico. Una persona sarebbe stata arrestata dalle forze dell’ordine. L’uomo alla guida del camion, che indossava un passamontagna, era riuscito ad impossessarsi dell’autoarticolato con la scritta Kall Oll, prima di schiantarsi contro il muro esterno di un cento commerciale. Il mezzo appartiene alla ‘Spendrups’, popolare marca di birra svedese, ed era stato rubato durante il giro di consegne nei ristoranti della città.