Politica

Anac-A2A, insorgono i movimenti, la maggioranza: “Apriamo le porte"

Fa discutere la decisione dell’ufficio di presidenza di tenere a porte chiuse la prima parte del consiglio comunale di lunedì 4 aprile quando si discuterà del parere Anac sulla partnership Lgh A2A, come da richiesta delle minoranze consigliari. Forza Italia, Ncd, Lega Nord, gruppo Misto di Zanardi, An in pratica tutto il centrodestra con l’aggiunta del Movimento 5Stelle vogliono che sia fatta chiarezza su quella che è a tutti gli effetti una bocciatura della procedura seguita dalla partecipata del Comune, Aem, e dalle consociate di Lgh in quella che considerano una svendita.

Su un versante apolitico, ma nel quale trovano spazio esponenti di sinistra, c’è “rabbia e tristezza”, come afferma Giampietro Carotti del Comitato provinciale per l’Acqua Pubblica. “La gravissima questione LGH-A2A – afferma –  sarà trattata lunedì in un consiglio comunale a cui nessuno che non sia consigliere comunale potrà assistere. Quella scelta è d’altra parte la più lampante riprova di ciò che gli attivisti per l’acqua pubblica in tutto il mondo da sempre sostengono: gestire i servizi fondamentali dei cittadini secondo le leggi del mercato determina inevitabilmente l’azzeramento di ogni sia pur minimo livello di partecipazione e di trasparenza. Questo è il tunnel in cui questa amministrazione ha incoscientemente infilato l’intera città dal primo minuto in cui ha scelto di intavolare, più di un anno fa, trattative segrete (no, scusate, si dice “riservate”) con una azienda quotata in borsa: oggi come allora i cittadini vengono bellamente tagliati fuori dalla discussione e dall’informazione, persino oggi che l’anticorruzione mette nero su bianco le irregolarità che noi abbiamo più volte evidenziato.
Per queste ragioni il Comitato Acqua Pubblica lunedì pomeriggio sarà nel cortile Federico II a manifestare come sempre in modo colorato, fantasioso e pacifico ed invita tutti i cittadini ad unirsi a lui per dire chiaramente che questa sciagurata vendita va azzerata, aprendo finalmente un confronto vero sulla gestione dei servizi che da decenni accompagnano la quotidianità di tutti i cremonesi”.

I CAPIGRUPPO DI MAGGIORANZA – E’ molto probabile che, alla fine, le porte saranno aperte, domani, per la discussione del primo punto all’ordine del giorno del consiglio. A deciderlo sarà una riunione  dei capigruppo che si riunirà poco prima della seduta verso le 17. Sulle dinamiche dell’ultima riunione dell’ufficio di presidenza, quella della settimana scorsa, su cui avevano lanciato fuoco e fiamme le opposizioni, hanno molto da obiettare i capigruppo di maggioranza Rodolfo Bona, Enrico Manfredini e FIlippo Bonali. “ E’ stato convocato un Ufficio di presidenza – affermano – a seguito della richiesta di alcuni consiglieri di minoranza di mettere all’ordine del giorno di un consiglio straordinario la discussione su un documento dell’ANAC, circa la partnership LGH A2A, che dà inizio ad un percorso istruttorio, quindi per sua natura riservato, che avrà gli opportuni sviluppi e di cui lo stesso Comune non è formalmente destinatario.

In Ufficio di Presidenza i capigruppo della minoranza nulla hanno obiettato rispetto alle doverose valutazioni del Segretario comunale che sconsigliava la convocazione di un Consiglio in seduta pubblica, a tutela degli stessi consiglieri, mettendoli in guardia sull’assunzione di responsabilità qualora si fosse addivenuti a tale decisione. Ora, coerentemente con la demagogia che oramai costituisce il loro tratto comune, questi signori accusano la maggioranza di scarsa trasparenza e di opacità.

Davvero la misura è colma! Rimandiamo tale accusa al mittente e, come è stato da noi dichiarato in ufficio di presidenza, non solo non abbiamo nulla da nascondere, ma rivendichiamo apertamente e pubblicamente il valore e la trasparenza di un’operazione che va a vantaggio della collettività.

Abbiamo accettato il richiamo alla responsabilità personale dei Consiglieri da parte del Segretario, che ringraziamo ma, poiché siamo certissimi che, proprio per rispetto dell’Istituto che lo ha emanato nessuno di noi entrerà nel merito dei contenuti di un documento istruttorio, dichiariamo fin d’ora che siamo disponibilissimi ad effettuare una discussione in Consiglio in seduta pubblica, tuttavia chiederemo al Consiglio stesso di pronunciarsi nel merito attraverso un voto, cosicché ciascun consigliere, come è giusto, possa, in piena consapevolezza, assumersi le proprie responsabilità”.

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