Cronaca

Presidi, sempre più posti vacanti: dal prossimo anno altri 5 pensionamenti

E’ emergenza dirigenti scolastici. In vista del concorso che dovrebbe finalmente essere indetto entro la fine di aprile per andare a coprire i posti ancora vacanti, nella provincia di Cremona con il prossimo anno scolastico si avranno ben cinque pensionamenti: “Buchi che vanno ad aggiungersi a quelli già esistenti” commenta Laura Valenti, responsabile della Cgil Scuola del territorio cremonese. “Ci sono infatti già diverse situazioni di reggenza, ossia di presidi part time costretti a seguire più istituti, come il caso dell’istituto comprensivo di Vescovato o di quello di Soncino, per non parlare dello Sraffa. Una situazione che denunciamo da tempo e che sta diventando sempre più insostenibile”.

Un preside costretto a seguire più istituti, infatti, avrà difficoltà nel far fronte a tutti gli impegni. “Guardiamo con molta preoccupazione al prossimo anno scolastico” prosegue Valenti. L’assenza delle figure dirigenziali rappresenta un problema notevole per ottenere una buona organizzazione scolastica: abbiamo verificato che spesso laddove ci sono delle reggenze si trovano situazioni disastrose. Anche la figura del preside vicario, con le nuove norme della legge 107, non ha più la possibilità di dedicare una parte delle sue ore di insegnamento alle questioni organizzative, e questo penalizza ulteriormente gli istituti. Il problema è che non si vuole fare veramente la buona scuola di cui tanto si parla, o comunque si cerca di farla a costo zero, cosa che ovviamente non è fattibile”.

E se il concorso per i dirigenti, che a quanto pare dovrebbe andare a colmare gli spazi vuoti, potrebbe risolvere molti problemi, non è detto che così sarà anche per la nostra provincia. “Bisogna vedere quanti scelgono di venire a Cremona: come abbiamo visto anche per gli insegnanti, la nostra provincia non è molto gettonata” conclude Valenti.

IL CONCORSO

Se tutto va come previsto, dal 30 aprile il bando di concorso per i dirigenti scolastici dovrebbe essere pubblicato e già con l’inizio dell’estate si potrà procedere allo svolgimento della prova pre-selettiva; successivamente si passerà allo scritto, all’orale e ai quattro mesi di corso, d’ora in poi gestito dal Miur e riservato a coloro che verranno reputati idonei. Inoltre i posti messi a bando dovrebbero raddoppiare passando da più 1.000 a 2.000.

Laura Bosio

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