Bici nel quartiere Po: fare piste ciclabili sarebbe costato 50% dei posti auto
L’assessore Alessia Manfredini non ci sta alle critiche che provengono dall’opposizione sul riordino viabilistico nel quartiere Po, l’ultima delle quali porta la firma di Maria Vittoria Ceraso, che nell’interrogazione presentata il 28 marzo, evidenzia i possibili pericoli per la mobilità ciclistica, uno dei temi che stanno più a cuore all’amministrazione Galimberti, spesso accusata di pensare troppo ai ciclisti e troppo poco agli automobilisti. “Riservandomi – risponde Manfredini – di rispondere in modo puntuale all’interrogazione della consigliera Maria Vittoria Ceraso, nella sede preposta, cioè il Consiglio Comunale, pur rilevando positivamente l’attenzione della stessa per coloro che utilizzano la bicicletta, mi corre l’obbligo mettere però in luce un aspetto fondamentale. La realizzazione di piste ciclabili a norma, che garantiscano la sicurezza dei ciclisti e non siano semplici tracciati, come ha fatto la giunta Perri in viale Trento Trieste, avrebbe comportato la soppressione di oltre il 50% dei posti per le auto in via Adda, in via Oglio, via Chiese e via Lugo. Una scelta questa su cui i residenti e i titolari di attività commerciali e pubblici esercizi del quartiere Po difficilmente sarebbero stati d’accordo. Particolare che forse è sfuggito alla consigliera Ceraso. Ricordo che la situazione del riordino della mobilità del quartiere Po è costantemente monitorata da una cabina di regia, appositamente costituita, alla quale spetta fare valutazioni e approfondimenti tecnici”.
“Voglio assicurare – ribadisce Manfredini – che l’attenzione alla mobilità ciclabile da parte di questa Amministrazione è massima: basti pensare all’intenso lavoro che gli uffici stanno facendo insieme agli uffici dell’Amministrazione Provinciale per la realizzazione delle quattro piste ciclabili previste dal bando POR FESR e l’attuazione degli itinerari previsti dal Biciplan, a partire dal secondo lotto della pista di Cavatigozzi”.