Cronaca

'Antibiotici e soda in Parmigiano e Grana falsi': un cremonese tra gli indagati

C’è anche un cremonese di 57 anni tra i 27 indagati nell’inchiesta della procura di Reggio Emilia che ruota attorno a un presunto giro di formaggio contraffatto. Secondo l’accusa, “utilizzavano latte per la produzione di formaggio atto a divenire Parmigiano Reggiano Dop e Grana Padano Dop contenente residui di antibiotici, aflatossine, nonché immettevano nella panna della soda (idrossido di Sodio), detenendo tali prodotti per la loro successiva commercializzazione”. Indagati gli ex vertici della ditta con sede in via Galimberti 4, principale esportatore italiano di Parmigiano Reggiano, ma anche dipendenti della ditta, semplici casari e i due rappresentanti dei consorzi di tutela del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano all’epoca dei fatti contestati. 12 dei 27 indagati sono accusati di associazione a delinquere e hanno quasi tutti ruoli in una ditta che si occupa di esportare il Parmigiano Reggiano, il principale esportatore italiano. Tra i reati contestati, anche adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari, colposa messa in commercio di sostanze alimentari nocive, frode nell’esercizio del commercio e contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari, falsa perizia o interpretazione, falsità materiale e in scrittura privata, abuso d’ufficio e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale.

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