L'assessore regionale Beccalossi in visita ai servizi territoriali dell’ASST
L’Assessore Viviana Beccalossi in vista informale e conoscitiva negli uffici dei Servizi territoriali dell’ASST di Cremona. Colpita “dall’entusiasmo e dalla passione degli operatori” e dalla loro “voglia di essere vicini alla fragilità” di chi ha problemi di salute mentale, di dipendenze, di chi ha bisogno di sostegno perché anziano, disabile o sta attraversando un momento di vulnerabilità.
La visita nelle sedi di via San Sebastiano è iniziata dall’Atelier del CRA è proseguita presso il Servizio Dipendenze, il Consultorio, il Servizio di Medicina Legale, la Protezione giudica, le Cure primarie, le Cure socio sanitarie e Servizio vaccinazioni.
Ad accogliere l’Assessore al Territorio, Urbanistica, Difesa del suolo e Città Metropolitana di Regione Lombardia Viviana Beccalossi sono stati Camillo Rossi (Direttore generale ASST di Cremona), Rosario Canino (Direttore sanitario ASST di Cremona) e Paola Mosa (Direttore Socio-Sanitario ASST di Cremona).
Fra i temi cari alla Beccalossi quello delle dipendenze e la loro correlazione: alcol, droghe e ludopatia, infatti, sono spesso comportamenti associati nello stesso individuo. Come ha spiegato Rossi – “ Per i servizi di settore il problema è dare risposte appropriate poiché le esigenze degli utenti sono in continua evoluzione, si modificano, cambia il modo di entrare in contatto con la dipendenza – che sia gioco o sostanza – e la tecnologia (iphone, ipad) può essere un veicolo pericoloso. Soprattutto per i più giovani. Ecco che diviene necessario per gli operatori rinnovare gli strumenti e gli stili comunicativi per intercettare ed entrare in contatto con gli utenti – diversi target.
Paola Mosa ha ringraziato l’Assessore per l’attenzione posta verso questo territorio; “un territorio caratterizzato da una forte storia di residenzialità, dove si sta lavorando serratamente per costruire percorsi di cura e assistenza integrati con i servizi ospedalieri, cogliendo le opportunità e gli strumenti messi a disposizione della legge 23 (Riforma regionale).
“Stiamo mettendo a punto modelli flessibili – ha continuato Mosa – e molto operativi in cui si possa lavorare trasversalmente. Ad esempio valorizzando un Servizio Sociale che interagisca con tutti i settori. Il desiderio è quello di favorire la presenza e la partecipazione di cittadini proattivi all’interno dei servizi e garantire così un supporto alle persone e alle famiglie”.
Argomenti del dibattito finale sono stati anche l’Area Casalasco Viadanese di cui Canino è responsabile, l’importanza dei vaccini e la necessità di rafforzare la corretta informazione fondata su evidenze scientifiche, la preoccupazione per la diffusione dell’HIV fra la popolazione più giovane e le progettualità risocializzanti che riguardano le persone in regime di detenzione.