Cronaca

Impianto idroelettrico sull'Adda, Regione sostiene lo stop. Ora la palla a Roma

La Regione prende atto del parere critico circa l’impatto ambientale dell’impianto idroelettrico Budriesse e “sostiene quindi le istanze territoriale”, dichiara il consigliere regionale Federico Lena. Ora spetterà a Roma prendere una decisione sull’impianto il cui progetto ha scatenato polemiche sul lodigiano e nei comuni cremonesi di Crotta d’Adda, Acquanegra e Pizzighettone.

Nella giunta di Lunedì 20 Marzo la Regione Lombardia ha preso atto dello studio d’impatto ambientale che ha evidenziato forti criticità in ordine alla sostenibilità ambientale delle opere previste per l’impianto Budriesse.

“Come avevo anticipato – spiega Lena-  l’intervento presenta significativi elementi di impatto e criticità su diverse componenti fra cui quella idrologica e idraulica, sulla biodiversità, sul paesaggio e sulla navigabilità dell’Adda. La variazione del livello di falda indotta dall’attivazione del nuovo impianto, potrebbe portare ad una modifica dei terreni edificati e alla portanza dei terreni stessi con conseguenze sui fabbricati ubicati nei Comuni di Crotta d’Adda, Acquanegra Cremonese e Pizzighettone e arrecare pesanti conseguenze anche sui terreni agricoli adiacenti al fiume”.

Conclude il consigliere regionale del Carroccio: “Pur riconoscendo l’ importanza di un impianto idroelettrico, personalmente ritengo sia più importante tutelare le aziende agricole eventualmente coinvolte, gli investimenti fatti nelle comunità rivierasche impattate dall’ innalzamento del livello del fiume, la morfologia fluviale, il valore naturalistico e paesaggistico del corso d’acqua interessato, anziché creare una devastante alterazione dell’ecosistema dell’ Adda. Auspico che il Governo romano – a cui ora passa la palla – voglia tutelare gli interessi del territorio. Regione Lombardia prendendo atto del parere critico ha sostenuto le istanze territoriali”.

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