In via XI febbraio altri alloggi per anziani e per i disabili gravi: via alla progettazione
E’ un importante intervento nel campo sociale e insieme un’operazione urbanistica che vuole rivitalizzare un comparto di pregio in pieno centro storico, dove le aree verdi fruibili sono una rarità. La Fondazione Città di Cremona sta avviando la progettazione del recupero dell’immobile di via XI febbraio 60, noto come centro Barbieri, nella parte oggi inutilizzata che guarda verso la strada, già sede di una comunità e di un pensionato per minori e ragazzi. Inutilizzata da anni e in stato di abbandono, a parte il piano terra dove vivono tre famiglie in carico ai servizi sociali, questa ala dello stabile verrà ristrutturata per ricavare ai due piani inferiori altri minialloggi per anziani in aggiunta a quelli realizzati negli anni Settanta / Ottanta nell’ala interna del complesso, e al secondo piano per ospitare il centro socio sanitario per disabili oggi in via Cattaro. Nel sottotetto è prevista la realizzazione di spazi per servizi comuni, come lavanderia e magazzino e spazi aperti per laboratori polifunzionali accessibili dai residenti e dagli esterni.
L’obiettivo – come spiegano l’assessore ala vivibilità sociale Rosita Viola e la presidente della Fondazione Uliana Garoli – è di inserire gli alloggi protetti per anziani nella rete regionale regolata della dgr 11497/2010, quindi con accreditamento, che prevede tra l’altro la presenza fissa di un operatore. Andranno modificate anche le modalità di accesso agli alloggi, ad esempio per quanto riguarda il requisito dell’età.
Già oggi punto di riferimento per gli anziani del quartiere centro, con un centro diurno molto frequentato gestito da Cremona Solidale e le residenze, il complesso di via XI febbraio si propone di essere qualcosa di più di un’unità d’offerta per la terza e quarta età. La parte più interna adibita a giardino ed orti, confina infatti con il complesso degli ex saveriani di via Bonomelli, diventato “Civico 81”, una vera e propria cittadella di servizi gestiti dalle cooperative del consorzio il Solco, che ospita una comunità per minori stranieri, un’agenzia per l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate e disoccupate, attività di formazione e al co-working per operatori e beneficiari dei servizi consortili, giovani alla ricerca del lavoro, oltre ad uno studio medico associato. A separare le due realtà c’è solo un muro, che potrebbe essere eliminato per realizzare un corridoio ed in questo modo creare un collegamento tra via Bonomelli e via XI febbraio. Anche il recupero di questo spazio verde, dove si trovano un campo da calcio e una piattaforma utilizzabile come campetto da basket, oltre vasche rialzate per gli orti, fa parte integrante del progetto di rivitalizzazione di casa Barbieri/Raspagliesi. Il finanziamento dell’operazione, tutto a carico della Fondazione Città di Cremona, avverrà attraverso mutui, se non dovesse arrivare in tempi brevi la vendita di casa Raspagliesi (l’edificio di corso Vittorio Emanuele dove si trova il bar Flora), palazzina donata al welfare locale con il vincolo di utilizzo ad alloggi per anziani. Assodata l’impossibilità di realizzarli in quella sede, da tempo la Fondazione ha deciso di realizzarli in via XI febbraio.
g.biagi