Scavi piazza Marconi 'invisibili', Comune già sollecitato ad intervenire
Il Comune già da tempo è stato sollecitato dalla Soprintendenza a provvedere alla manutenzione degli scavi di piazza Marconi, l’ultima volta a gennaio. Gli uffici milanesi della struttura ministeriale che tutela i beni archeologici della Lombardia, da circa un anno stanno facendo presente al Comune la necessità di ripristinare decoro e pulizia nell’area dell’autosilo in cui è visibile la pavimentazione romana in cotto lasciata in loco, dopo il trasloco dei reperti più preziosi al museo di san Lorenzo. Ma la situazione è andata progressivamente peggiorando, con le vetrate che danno sulla piazza completamente offuscate dalla sporcizia e un vetro rotto che non è mai stato sostituito. A questo si aggiunge anche un problema di sicurezza, a causa della bassa recinzione che non impedisce di entrare e camminare nell’area protetta.
Durante gli scavi furono recuperati oltre un milione di reperti. Il parcheggio fu inaugurato nel 2011 e modificato in corso d’opera per mettere in evidenza i ritrovamenti, che però ora a causa dell’incuria non si vedono più. Piazza Marconi presenta anche altri punti problematici, ad esempio l’edicola in ferro del primo Novecento, un tempo collocata al parco del Vecchio Passeggio e restaurata qualche anno fa per essere riposizionata vicino all’ingresso pedonale all’autosilo. Anche qui i segni dell’incuria sono evidenti: la vernice verde si sta staccando in più punti e due delle finestre in vetro colorato sono state rotte.