Ipotesi trasferimento in via Persico, la lettera di protesta dei dipendenti comunali
Ai dipendenti comunali di via Aselli, e in particolare degli uffici Occupazioni e Manomissioni di Suolo Pubblico e Gestione e Progettazione di infrastrutture viarie e mobilità sostenibile, non va giù l’ipotesi di trasferimento in via Persico, che da tempo circola in Comune a Cremona. Malumori che già erano stati evidenziati dal consigliere comunale Giorgio Everet, ma che compaiono anche in una lettera inviata dagli stessi dipendenti lo scorso gennaio, indirizzata, tra gli altri, ai sindacati, agli assessori Barbara Manfredini, Alessia Manfredini e Maurizio Manzi.
Una missiva in cui si evidenziano diverse criticità rispetto alla soluzione prospettata, relative alla posizione decentrata dei nuovi uffici: “Mancanza di mezzi pubblici in zona negli orari di lavoro, che consentano di raggiungere la sede di via Persico in modo autonomo ai dipedenti non automuniti o che desiderano non utilizzare l’auto, privilegiando la mobilità sostenibile” si legge nella missiva. I dipendenti sottolineano che “anche i cittadini dovranno essere messi nelle condizioni di raggiungere in ogni momento gli uffici”.
La distanza crea però anche altri problemi, come “la mancanza di locali convenzionati che permettano di utilizzare in modo adeguato il servizio mensa, considerando anche che la maggior parte dei dipendenti usufruisce dei 30 minuti minimi di pausa pranzo in particolar modo nella giornata di mercoledì, vista la necessità di garantire al pubblico l’orario continuato”.
Per finire, si sottolinea “la possibile difficoltà nella ricezione/trasmissione di documenti cartacei in assenza di un fattorino/usciere addetto al servizio: si pensi ad esempio alla posta che quotidianamente viene inoltrata o ricevuta dal Protocollo”, chiedendo infine di cercare per tempo una soluzione a situazioni che “potrebbero risultare fattori discriminanti rispetto a tutti gli altri dipendenti del Comune”.
LaBos