Cronaca

Altre sorprese nel sottosuolo attorno alla domus: resti di pavimentazione romana

Nuovi ritrovamenti archeologici attorno all’edificio di palazzo Zuccari, ex sede del distretto militare e prima ancora seminario. Stavolta in via del Consorzio, parallela di via Colletta, dove sono in corso gli scavi per la posa dei tubi del teleriscaldamento. A circa un metro di profondità sono stati trovati ampi frammenti di un piano di calpestio (strada o pavimentazione) realizzata in conglomerato di materiali diversi, di epoca romana. La datazione è ancora incerta a giudizio degli archeologi che hanno da poco iniziato il sopralluogo, ma nei prossimi giorni potrebbero emergere particolari interessanti dall’esame degli strati più profondi. La superficie portata alla luce in questi giorni come si diceva è a circa un metro di profondità, quindi ben al disopra del livello della domus romana trovata nell’adiacente ritrovamento di Palazzo Zuccari, a 1,80 metri. Per questo si può supporre che potrebbe essere successiva alla domus stessa, magari anche posteriore al 69 d.C., data a cui risale la distruzione della città in seguito alle lotte per la successione di Nerone. Il quartiere di cui faceva parte era periferico rispetto al centro cittadino, potrebbe quindi trattarsi di una strada limitrofa alla domus che conduceva al porto fluviale, all’epoca localizzato lungo l’odierna via Massarotti. E d’altra parte, quando vennero illustrati i ritrovamenti di palazzo Zuccari, si parlò di tracce di un marciapiede confinante con il lato meridionale della domus, lungo l’asse del decumano minore.

La zona non è nuova a ritrovamenti archeologici di epoca romana. La domus venuta alla luce durante gli scavi in palazzo Zuccari è una delle più interessanti ed antiche scoperte nel sottosuolo cremonese, splendidi resti di più abitazioni di epoca romana riconducibili al II sec. a.C. e rara testimonianza delle strutture abitative dell’epoca, per raffinatezza delle pitture parietali e dei pavimenti e per tipologia, sinora scarsamente documentata nell’Italia settentrionale. La domus è stata ricostruita all’interno del museo di San Lorenzo e ugual sorte hanno avuto alcune suppellettili ritrovate in loco.

g.biagi

strada romana via consorzio

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