Comune, possibili traslochi per dipendenti di via Aselli e Geromini: Everet all'attacco
Spostamenti di sede in arrivo per i dipendenti comunali di Cremona. Solo voci, per il momento, ma con dei fondamenti piuttosto concreti, vista la volontà dell’amministrazione comunale di razionalizzare le spese legate alle varie sedi. Nulla è ancora deciso, ma tra i dipendenti serpeggiano già parecchie ipotesi e qualche malumore. A dar loro voce, il consigliere comunale di Forza Italia Giorgio Everet. “Si avverte grande preoccupazione da parte dei dipendenti comunali, relativamente alle indiscrezioni sempre più insistenti circa alcuni possibili trasferimenti. In particolare, per quanto riguarda i dipendenti di via Geromini, si ipotizza lo spostamento in via Giordano, presso la ex sede Enaip, ora vuota”.
Sarebbe una scelta fatta per liberare i locali di via Geromini, dove l’affitto costa 120mila euro. “Non si capisce però l’utilità di sottoporsi ai costi di tale trasloco dal momento che anche la nuova sede in via Giordano è di proprietà della Fondazione Città di Cremona e quindi si continuerà a pagare l’affitto” evidenzia Everet. “Ancora più eclatante appare il probabile trasferimento in via Persico per gli uffici che hanno ora sede in via Aselli. Tutto ciò avviene in silenzio e in modo non trasparente considerando che a quanto sembra tutto ciò avverrà presto, già ad aprile. Si capisce ancora meno l’utilità di tutto ciò dal momento che gli uffici riservati agli assessori non saranno spostati e quindi sarà necessario aumentare il dispendio di tempo, energie e denaro per mantenere collegati i vari uffici”.
Non è tutto. Sempre secondo il consigliere comunale, altre voci di corridoio parlano di “un possibile ‘cambio di casacca’ di alcuni dipendenti, che dal Comune passerebbero ad una delle società partecipate dell’amministrazione” continua Everet. “Sarebbe meglio usare sempre la via della trasparenza per non alimentare voci che anche qualora risultassero false e tendenziose alimentano comunque il malumore. Non mi risulta poi che tali operazioni siano politicamente corrette perché se non sbaglio necessiteranno di tempi lunghi, più lunghi della permanenza in carica di questa giunta, impegnando di fatto chi verrà dopo. E’ necessario secondo me che provvedimenti di questo genere passini prima in Consiglio Comunale per l’approvazione e il dibattito relativo”.
“Voci in Comune ne girano sempre ma è difficile capire quali siano effettivamente attendibili” commenta il sindacalista Giorgio Salami, rappresentante della Rsu. “Della necessità di svuotare la sede di via Geromini si parla da tempo, così come del possibile trasferimento dei dipendenti in via Aselli, ma per il momento non abbiamo conferme ufficiali. Inoltre, dalle dichiarazioni ufficiali fatte in trattativa, dall’amministrazione ci dicono che almeno per ora non sono previsti trasferimenti di dipendenti in altre aziende”. Se è vero che ci sono voci in questo senso, è anche vero che il possibile contenitore, Servizi per Cremona, che si era costituita lo scorso anno e che per ora ha 5 dipendenti, potrebbe non essere in regola sulla base delle nuove normative, e quindi dovrà probabilmente essere inglobata in un’altra società, anche se per il momento la situazione non è ben chiara neppure sotto questo aspetto”.
Dal canto dell’amministrazione, come spiega l’assessore Andrea Virgilio, “il trasferimento in via Giordano è una scelta di economia: se in via Geromini paghiamo 120mila euro l’anno, nell’altra sede pagheremmo un affitto inferiore di oltre il 50%. Del resto stiamo lavorando nell’ottica della razionalizzazione, in accordo con la Fondazione. La vecchia amministrazione pagava in tutto 500mila euro di affitti. Noi stiamo lavorando per arrivare a pagare il 70% in meno. L’ipotesi di via Giordano ci consentirebbe inoltre di rigenerare un comparto di città, pur manendo gli uffici in una zona centrale. In questa razionalizzazione complessiva, vogliamo utilizzare il più possibile strutture comunali, e laddove non è possibile l’intenzione è di ridurre gli affitti”.
Laura Bosio