Cronaca

Cittadella della sicurezza: possibile dismissione per l'ex caserma Manfredini

Il progetto della Cittadella della sicurezza nell’ex caserma Manfredini ha avuto un’accelerata proprio oggi. Nella lettera scritta dalla direzione regionale Lombardia dell’agenzia del demanio si chiede al ministero della Difesa, proprietario dell’area, al fine di razionalizzare le locazioni passive a carico dello stato ed evitare il peggioramento dello stato manutentivo dell’immobile, di valutare di dismettere la caserma.

L’operazione porterebbe a un significativo risparmio di spesa. Questo passaggio diventa fondamentale per la realizzazione della Cittadella della sicurezza, cioè la volontà di raggruppare in un unico luogo le sedi di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza. Un progetto in cui il Comune, che ne è capofila, crede da sempre, come spiega l’assessore al patrimonio Andrea Virgilio: “Qualcosa si sta muovendo ha dichiarato l’assessore e questo segnale è per noi positivo” ha detto l’assessore, che si è anche recato a Roma per cercare di accelerare i tempi.

La struttura, ex convento del 1400 e caserma dalla fine del 1700 è chiusa e inutilizzata dal settembre 2011. Il progetto è quello di riaprirla e di collocarvi le forze dell’ordine. In questo modo si eviterebbe di lasciarla in stato di abbandono, ma si otterrebbe anche un risparmio per lo Stato in termine di canoni di affitto delle varie sedi attuali.

Questa lettera porterebbe a sbloccare un percorso che va avanti da anni. I progetti presi in considerazione per la realizzazione della cittadella sono due, tenendo conto che si tratta di un bene vincolato dal punto di vista storico ed architettonico. La prima soluzione prevede l’abbattimento di alcuni edifici esistenti, di epoca recente, in modo da ricavare un’area sulla quale realizzare strutture in cui collocare Prefettura, Questura e Polizia Stradale, mantenendo la parte principale quale sede del Comando dei Carabinieri. Tale operazione avrebbe un costo di 13 milioni di euro.

La seconda soluzione prevede invece di riqualificare l’esistente, che si presenta in buono stato e, in tale caso, il costo sarebbe di 10 milioni e 300 mila euro; in questo modo vi sarebbe per lo Stato una diminuzione delle locazioni passive che permetterebbe di investire tali somme nel ripristino della caserma.

Silvia Galli

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