Cronaca

Raccolta rifiuti interni, nel 2016 tariffa più alta, rivolta condomini: 'Non paghiamo'

Gli amministratori di condominio aderenti all’Anaci non intendono pagare la cifra richiesta da Linea Gestioni per il ritiro dei rifiuti all’interno dei condomini, con fatture in scadenza al 28 febbraio. E’ l’ultimo atto di una serie di interlocuzioni tra amministratori e gestore che sta andando avanti dall’inizio di dicembre, quando i primi, a nome dei loro condomini, avevano chiesto alcuni chiarimenti su problemi specifici emersi nelle assemblee, fra tutti la problematica degli appartamenti sfitti e dei morosi. Chiarimenti che non hanno mai avuto risposte e che anzi si sono tradotti in solleciti di pagamento sempre più perentori, l’ultimo il 24 febbraio.

Come spiega Enea Bonelli, a nome anche di altri associati Anaci, sigla che rappresenta circa la metà dei condomini cittadini – i proprietari di unità immobiliari sfitte per le quali la Tari non è dovuta,  si chiedono perchè mai dovrebbero farsi carico del costo del ritiro dei rifiuti stessi. Da metà 2015, infatti, tale costo viene calcolato a parte da Linea Gestioni e non più caricato all’interno della tassa rifiuti (Tari). Seconda questione emersa nelle assemblee: i morosi. Chi non paga le spese condominiali e magari nemmeno la Tari, costringe di fatto il condominio a farsi carico anche di questa ulteriore spesa, che viene considerata una tassa a tutti gli effetti. Problema purtroppo ben noto, ma che nel caso del ritiro rifiuti pone una questione in più: Linea Gestioni infatti non fattura al singolo utente, ma al condominio come soggetto giuridico. Di fronte a queste situazioni sta diventando problematico approvare il bilancio condominiale e Bonelli è drastico: “Sinceramente, temo di più la bocciatura del bilancio che un eventuale decreto ingiuntivo di Linea Gestioni. Questa situazione ci ha fatto diventare esattori in prima persona”.

Entrato in vigore da luglio 2015, in seguito all’estensione della raccolta differenziata porta a porta in tutta la città, il nuovo sistema prevedeva cifre differenziate per ciascuna unità immobiliare, a seconda della grandezza del condominio. “Io faccio l’esempio di un palazzo con 40 appartamenti”, continua Bonelli.  “Nel 2015 ciascuno ha pagato 0,52 euro al mese; in altri contesti, più piccoli, si arrivavano a pagare 2 euro. Alla nostra richiesta al gestore di arrivare ad una cifra intermedia, uguale per tutti, per evitare discriminazioni tra cittadini di serie A e di serie B, è arrivata una risposta sorprendente: pagano tutti 2 euro più Iva al mese. Cioè il massimo. Il risultato è che quel condominio di 40 appartamenti che all’anno pagava 250 euro, nel 2016 si trova fatturata la cifra di 1056 euro più Iva”.

Da qui parte la protesta: sospensione dei pagamenti, con quali conseguenze è difficile prevedere. “Sospenderanno il servizio? – afferma l’amministratore – Ma la Tari è cosa diversa rispetto al ritiro rifiuti, quindi non credo sarà possibile. Ci faranno portare i rifiuti in strada o sul marciapiede? Disponibili a farlo, anche subito, ma con problemi enormi per la città e anche per il gestore, visto che ritirare 40 sacchetti di immondizia anziché svuotare il cassone condominiale è sicuramente più oneroso”.

Un braccio di ferro che parte da lontano e che aveva visto l’Anaci sulle barricate fin da subito, ben prevedendo gli amministratori quali problematiche sarebbero sorte nei condomini più grossi. Ora i nodi vengono al pettine e si sommano ad altri emersi durante l’ultimo anno: il lavaggio dei cassonetti, ad esempio, se effettuato (su richiesta del condominio) dal gestore, costa 25 euro più iva ogni volta (e farlo eseguire in proprio, dagli addetti alle pulizie – affermano gli interessati – è piuttosto complicato perchè ci vogliono spazi adatti). Le domande si moltiplicano e hanno tutte come bersaglio il gestore: fatto salvo che il Comune non percepisce un euro dalla tassa sul ritiro, quanto incassa globalmente Linea Gestioni da questa voce? E quanto incassa dalla vendita di plastica, vetro, carta, differenziati dai cittadini? Perchè il costo di 2 euro è uguale sia che il ritiro all’interno del condominio riguardi tutte e quattro le tipologie di rifiuti, o una soltanto, perchè alcuni contenitori vengono portati fuori? Cosa succede quando si rompe un contenitore non per responsabilità dell’utente? Per ora, domande senza risposta. g.biagi

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