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Sfuriata Boselli dopo il passaggio del turno: "Gara lontana dallo stile Pomì"

Dopo la qualificazione comoda, ecco la dichiarazione scomoda. Che arriva direttamente dal presidente della Pomì Casalmaggiore Massimo Boselli Botturi. La partita, giocata in sicurezza dalle rosa per due set e poi lasciata correre via a qualificazione ormai ottenuta, non è andata giù al numero uno della Vbc, più che altro per l’atteggiamento visto in campo. La Pomì, nettamente superiore, è stata portata fino al quinto set dalle finlandesi in un match che sulla carta doveva finire, a parità di motivazioni, con un veloce 3-0 (come già accaduto nelle tre precedenti gare di Coppa Cev).

“La partita di Hameenlinna – ha dichiarato Boselli Botturi poco dopo la fine dell’incontro – non rappresenta certo lo stile Pomì e quell’immagine che vogliamo e siamo soliti dare, di noi, al mondo della pallavolo, ai nostri Sponsor e ai nostri tifosi. Siamo convinti che i risultati si ottengono dando certezze e continuità di gioco, e le atlete sono chiamate a dare il massimo in ogni partita. La pallavolo non è fatta di exploit e chi punta a grandi risultati non si può permettere di giocare con alti e bassi, con approcci diversi a seconda dell’avversario, con onerose trasferte che non sono funzionali alle prospettive della squadra”.
Ora, il riferimento sembra essere soprattutto diretto alle giocatrici, ma se rileggiamo, tra le righe, le dichiarazioni post match di Caprara (“Peccato per i due set persi dove è calata molto la battuta, ma sono molto felice che le ragazze abbiano voluto vincere il quinto set nonostante fosse a quel punto inutile”), ecco che una stilettata potrebbe essere arrivata anche al coach da parte del presidente. In ogni caso, è evidente che la Pomì non si stia esprimendo al meglio nell’ultimo periodo (basti pensare, per esempio, ai due ko in campionato con Novara e Conegliano e al successo, importante anche se non brillante, con Busto), dunque probabilmente il presidente ha voluto richiamare all’ordine il gruppo in una fase di stagione cruciale ma per nulla semplice.
Del resto, se la vediamo dal punto di vista prettamente scaramantico e dei corsi e ricorsi storici, dobbiamo anche ricordare che pure negli ultimi due anni Boselli Botturi fu molto diretto, come è nel suo stile, e critico sia con coach Mazzanti (2014-2015) sia con coach Barbolini (2015-2016), in entrambi i casi dopo le eliminazioni della Pomì dalla Coppa Italia. Il periodo è lo stesso di adesso, tra febbraio e marzo: impossibile pensare ad una tattica studiata a tavolino, però negli anni precedenti ha funzionato. Non c’è due senza tre?

G.G. 

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