Cronaca

Sesso al parco con una 12enne. 19enne patteggia un anno e sei mesi

L'avvocato Carlo Alquati
L’avvocato Carlo Alquati

Ha fatto sesso con una 12enne, e sebbene lei fosse consenziente, il ragazzo, un 19enne residente a Cremona, è finito davanti al gup Christian Colombo con l’accusa di atti sessuali con una minore al di sotto dei quattordici anni. Il giovane, assistito dall’avvocato Carlo Alquati, ha patteggiato un anno e sei mesi di reclusione, pena sospesa. All’epoca dei fatti, il 19enne, trovato a far sesso con la ragazzina su una panchina dei giardini di Porta Mosa, era stato arrestato. Per lui, finito ai domiciliari a casa della zia, il giudice aveva successivamente applicato la misura del divieto di avvicinamento alla 12enne cremonese, che nel frattempo aveva chiarito di essere stata consenziente al rapporto sessuale. I fatti risalgono al 28 settembre scorso. I due ragazzi si erano conosciuti alcuni giorni prima tramite alcuni amici. Poi avevano chattato sui social, e alla fine avevano deciso di frequentarsi. Quella mattina, come ogni giorno, la ragazzina era andata a scuola, ma poi non aveva fatto più rientro a casa. Alle 23, la madre e il compagno, non riuscendo a mettersi in contatto con lei, si erano recati in Questura per denunciare la scomparsa della giovane. Immediatamente erano scattate le ricerche della polizia, terminate alle 2 di notte presso il parco di Porta Mosa, dove la giovane coppia era stata trovata mentre era intenta a compiere atti sessuali. Lei era stata portata in ospedale per tutti gli accertamenti del caso, mentre lui era stato accompagnato in Questura. Il fatto che lei avesse dichiarato di essere consenziente non ha tolto al 19enne la pesante accusa di atti sessuali con una minore. Oggi la vicenda si è conclusa con il patteggiamento della pena davanti al giudice. “Il mio cliente”, ha detto l’avvocato Alquati, “non sapeva che la ragazzina avesse solo 12 anni, lui era in buona fede. Certo, c’è stata superficialità, vista anche la giovane età”. “Il mio assistito”, ha poi concluso il legale, “ha sempre rispettato il divieto di avvicinamento, si è impegnato a non contattare più la ragazza e ha preso coscienza di come ci si deve comportare”.

Sara Pizzorni

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