Cronaca

Senso unico in v.Oglio, scelta fatta senza dati oggettivi? Spunta studio alternativo

Sulla base di quali conteggi e dati di traffico è stata presa la decisione di introdurre il senso unico (in uscita verso il viale Po) in via Oglio? E’ questo il punto su cui vogliono vederci chiaro i due operatori commerciali (il farmacista Federico Zamboni e il titolare della gelateria Belsit Giambattista Fervari), dopo aver perso atto della decisione dell’amministrazione comunale di dare il via al riordino viabilistico del quartiere Po. A dimostrazione che il senso unico non risolverebbe i problemi di sovraffollamento della strada in alcuni momenti della giornata – ossia all’entrata e all’uscita dei bambini dalla scuola Monteverdi – Zamboni ha commissionato di tasca propria una ricognizione sullo stato viabilistico della zona, affidando uno specifico incarico al Centro Studi Traffico di San Donato Milanese, realizzato attraverso rilevazioni del traffico nelle diverse fasce orarie e analisi delle ricadute della nuova viabilità sulle strade limitrofe a via Oglio, in particolare via Mincio, che risulterebbe appesantita di veicoli. Dallo studio – pronto per essere allegato ad un eventuale ricorso al Tar contro la delibera di giunta che vara le modifiche –  emergerebbe che solo in particolari e limitate fasce orarie la strada è congestionata, mentre per il resto della giornata il traffico è scorrevole. Inoltre, l’introduzione del senso unico non servirebbe ad eliminare le auto in sosta abusiva, che anzi avendo a disposizione tutta la sezione stradale, diventerebbero ancora più numerose. Altro punto dolente è la pedonalizzazione di via Ticino, il tratto da cui si accede alle scuole Monteverdi e alla materna Agazzi, alla cui estremità si trova uno studio di medici di famiglia e specialisti molto frequentato, soprattutto dagli anziani. Qui sparirebbero una quindicina di posti auto, importanti per l’accesso al centro “Salute e benessere”.

“Non ne faccio una questione di perdita di clientela – spiega Zamboni – Non è questo il problema. Ma di facilità di accesso a servizi legati alla salute per molti residenti del quartiere e soprattutto per gli anziani. Il tragitto via Adda – Via Mincio – via Oglio, che diventerebbe obbligato, vede almeno tre incroci non particolarmente sicuri, che lo diventerebbero ancora di meno con maggiori carichi di traffico. E anche l’ingresso da via Lugo in via Mincio, già oggi pericolosissimo, lo sarebbe ancora di più”.

In sostanza, l’appiglio legale a cui ci si potrebbe appellare è la mancanza di dati oggettivi alla base della scelta dell’amministrazione.

Che invece oggi viene sostenuta dai due consiglieri comunali Luca Burgazzi (Pd), vicino all’assessore Alessia Manfredini e Stefania Telli (Fare Nuova la Città), entrambi residenti nel quartiere.  “Sono ormai anni – dichiarano – se non addirittura decenni che si discute del senso unico di via Oglio. Chi ci vive sa benissimo che il traffico è caotico e il rischio per i bambini in uscita da scuola è molto alto. Non a caso la giunta precedente e il comitato di quartiere avevano condiviso, a partire dal 2012, un progetto analogo che oggi finalmente partirà.
Come spesso accade in Italia però si evitano i luoghi di confronto salvo poi ricorrere a minacce di ricorsi in tribunale purché si faccia ‘come dico io’. È una cultura radicata nel profondo del nostro Paese che ogni tanto riaffiora.
In questo caso trovo davvero singolare utilizzare avvocati per discutere del senso di percorrenza di due vie. Il tempo per il confronto è stato lungo e ha dato anche i suoi frutti, come testimoniano le prese di posizione del comitato dei genitori e della dirigente scolastica della Monteverdi e le richieste delle maestre dell’asilo Agazzi. Si sono fatti incontri pubblici e verrà distribuito materiale informativo per tutto il quartiere.
Non si tratta di rivoluzioni, ma alcuni semplici accorgimenti per garantire finalmente che intorno alla scuola ci sia un traffico il più possibile ordinato e regolato.  Solo così si potrà garantire una maggiore sicurezza e vivibilità per gli alunni e famiglie”

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