Spettacolo

Gemellaggio con le terre colpite dal sisma: 18 marzo spettacolo al Ponchielli

Il gemellaggio tra la città di Cremona e le terre colpite dal terremoto Camerino e S. Severino Marche arriva a teatro. Il 18 marzo prossimo alle ore 21 salirà sul palco del Ponchielli la compagnia Gruppo Teatro in Bilico di Camerino con lo spettacolo dal titolo ‘Come una carezza – Il viaggio di Camilla Battista Varano’. L’evento, organizzato da Comune di Cremona e Diocesi di Cremona, in collaborazione con il Teatro Ponchielli, è a scopo benefico: il ricavato sarà, infatti, destinato alla ricostruzione del Monastero di Santa Chiara di Camerino, distrutto dal violento sisma del 26 e 30 ottobre, luogo simbolo di accoglienza e di spiritualità. L’idea è nata dal viaggio effettuato dal Vescovo di Cremona Antonio Napolioni e dal Sindaco di Cremona Gianluca Galimberti a metà dicembre nelle terre terremotate con inaugurazione a Camerino e San Severino delle due tensostrutture della Caritas, acquistate e istallate anche grazie al fondi raccolti dal Sistema Cremona sull’apposito conto istituito da Comune e Fondazione città di Cremona.

“La cultura e la creatività uniscono le terre Camerino e S. Severino in un momento davvero complesso ci insegnano una vitalità, anche culturale, e un entusiasmo che sono per la nostra città un regalo grande” commenta il sindaco del Comune di Cremona Gianluca Galimberti. “Anche con questo spettacolo, grazie alla Diocesi e al Teatro Ponchielli, il Sistema Cremona riesce ad esprimere ancora una volta la propria vicinanza e la propria generosità alle popolazioni colpite dal sisma. L’invito ai cremonesi è quello di riempire il nostro teatro!”.

Anche Monsignor Antonio Napolioni, Vescovo di Cremona, ha espresso la sua gratitudine per la disponibilità e lo spirito di solidarietà fattiva dimostrati dall’Amministrazione comunale e dal Teatro Ponchielli, augurandosi positiva accoglienza e partecipazione della città a questa occasione di fraterna vicinanza alla Chiesa di Camerino – San Serverino Marche.

Lo spettacolo. Come una carezza è il viaggio di Camilla Battista Varano nacque nel 2015 per festeggiare il quinquennio della canonizzazione di Camilla le cui spoglie riposano in una povera ma bellissima urna del Monastero di Santa Chiara a Camerino. Camerino e il suo territorio sono particolarmente legati a Camilla, alla sua intensa storia e alle clarisse che abitano il Monastero, luogo bellissimo costruito per Camilla dal padre e nel quale lei visse tutta la vita fondando la comunità di clarisse.

Dopo il violentissimo terremoto del 26 e 30 ottobre scorso il Monastero di Santa Chiara è andato quasi completamente distrutto e Camerino ha perduto un luogo simbolo di accoglienza e spiritualità. Le sorelle clarisse sono state costrette a lasciare il monastero e a trovare ricovero presso quello di San Severino Marche. Solo Camilla è rimasta ad abitarvi, nella sua urna silente e solitaria.

Come una carezza ora, viene portato in scena perché il ricavato possa permettere la ricostruzione del Monastero di Santa Chiara, per ridarlo alla città di Camerino, alle suore clarisse, all’Italia.
La sceneggiatura del musical è tratta dagli scritti di S. Camilla Battista Varano ed è basata sulla sua esperienza umana e spirituale. Focalizzando l’attenzione sul tema dell’incontro con Cristo e del capovolgimento che tale incontro opera in chi si lascia toccare dalla Parola, lo spettacolo – attraverso il linguaggio musicale e della danza – si sofferma sulla battaglia che Camilla è chiamata ad affrontare prima di tutto con Dio (“in nessun modo volevo farmi suora”), poi con se stessa (“il mio cuore era imprigionato”), quindi con la sua famiglia e i suoi condizionamenti (“il faraone, cioè mio padre, mi teneva legata a sé e non mi avrebbe mai lasciata libera di partire”), nonché con il mondo circostante (“la vita mondana mi attraeva forte”), fino a sperimentare quella pace e quella pienezza che nascono in lei quando “sciolse le briglie del suo cuore e si lanciò in un volo meraviglioso”.

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