Cyberbullismo, come non cascarci: in piazza il truck della Polizia
Si alterneranno per tutta la mattina le scolaresche (medie e superiori), nel truck di piazza Stradivari dove la Polizia di Stato ha organizzato la tappa cremonese della campagna #unavitadasocial, sui pericoli delle amicizie strette in rete e sul fenomeno del cyberbullismo. Proseguendo un’attività che da tempo vede impegnata la polizia postale, questa mattina l’ispettore Alberto Casarotti e il sovrintendente Fulvia Liborio, hanno accolto i ragazzi fuori dalle aule scolastiche in cui solitamente avvengono gli incontri, un approccio nuovo, che cerca di coinvolgere maggiormente la delicata fascia d’età adolescenziale, coniugando utilità a leggerezza (in piazza anche un dj set con Andrea e Michele). Lo ha sottolineato il prefetto Paola Picciafuochi, intervenuta per un saluto ad inizio mattinata, insieme al sindaco Gianluca Galimberti e al questore Gaetano Bonaccorso. “Le forze dell’ordine vegliano su di voi”, ha detto il questore, “voi fate in modo di collaborare”. Galimberti: “Va bene usare i social, ma la cosa più importante è incontrarsi di persona e guardarsi negli occhi”.
Attenti e partecipi i ragazzi della media Campi che hanno tenuto a battesimo l’iniziativa, un gruppo eterogeneo formato da studenti delle varie sezioni di terza. Casarotti ha fatto alcuni esempi di disavventure nella rete di cui sono rimaste vittime loro coetanei, a cominciare dalla 14enne che credeva di aver stretto amicizia virtuale con un 16enne, rivelatosi poi in realtà un uomo di 28 anni che aveva riempito il proprio profilo facebook di post che simulavano un’età inferiore. Una volta arrivato il ricatto a sfondo sessuale, la ragazzina si è rivolta ai genitori e questi alla polizia postale che è risalita alla vera identità del soggetto. Si è parlato anche di diffamazione attraverso social, con un caso nazionale che ha coinvolto anche due cremonesi. “Le persone che abbiamo interrogato – ha detto Casarotti – non si rendevano neppure conto di aver diffamato qualcuno, oppure si sentivano legittimati perchè altri commentatori lo avevano fatto prima di loro. Questo significa non esser più consapevoli del discrimine tra il bene e il male”.
Sul palco allestito in piazza Stradivari si è esibito anche il rapper cremonese Meid, che ha da poco lanciato su youtube il video che parla di esperienze vissute proprio sulla sua pelle, “A testa bassa”.