Cronaca

Gara illuminazione, il Comune sceglie concorrente della 'sua' Lgh

Dall’amministrazione Galimberti la considerano l’operazione forse più significativa dell’intero mandato, quella che lascerà più il segno, anche più del salvataggio di Aem. Dalle parti di Lgh, invece, la preferenza accordata a un diretto concorrente di A2A (che detiene la maggioranza di Lgh) i francesi di Citelum, viene considerata uno smacco e uno sgarbo.

La decisione di Giunta  (leggi qui) di affidare il rifacimento dei punti luce cittadini al vincitore della gara nazionale indetta da Consip, ha lasciato il segno. Da quanto risulta, in Lgh e A2A (anche se non ci sono prese di posizione ufficiali) è forte l’irritazione per lo sgarbo ricevuto dal Comune. L’offerta economica della partecipata dal Comune pare fosse praticamente sovrapponibile ma le differenze, secondo gli esperti del Comune, erano dal punto di vista tecnologico.
Il Comune ha dunque scartato l’offerta di una propria azienda. Ma quale sarà l’impatto sui consumatori cremonesi (di energia e di gas) che si servono di Lgh nel sapere che Galimberti e C. preferiscono rivolgersi ai concorrenti di A2A? In un mercato dell’energia ormai liberalizzato l’assist del Comune ai francesi che effetto avrà sui contratti dei cremonesi? Particolare irritante: Citelum è società di Edf, diretti concorrenti di A2A-Lgh, e più grandi produttori mondiali di energia, in buona parte fornita da centrali nucleari. Citelum è risultata vincitrice della gara nazionale “Servizio luce 3” tesa a riqualificare l’illuminazione pubblica della città e a gestirla per i prossimi nove anni pagando 6,7 milioni di euro.
Linea Reti e Impianti è l’unica società di Lgh – A2A, insieme a Lineacom ad avere quartier generale e vertici a Cremona. I dettagli delle due offerte non sono ancora stati resi noti, lo saranno in una prossima commissione Bilancio dove l’amministrazione Galimberti promette di portare una mole di pareri tecnici (sia interni che esterni) e analisi comparative schiaccianti.

Due, fra tutti, gli elementi che hanno determinato la scelta: la convenienza economica dell’offerta e la durata del contratto: 9 anni Citelum, 20 anni Linea Reti e Impianti. Pare che l’offerta dei francesi fosse più competitiva dal punto di vista della gestione ‘smart’ dei punti luci che verranno sostituiti, controllabili a distanza e dotati di wi fi per adattarsi ad una serie di funzioni extra. Ma dall’altra parte Linea reti e Impianti poteva contare sulla rete in fibra ottica e il wi fi già diffuso, di proprietà di LineaCom, la società ‘sorella’.  Pare però che i tecnici che hanno orientato il Comune nella scelta abbiano dato molto peso al parere dell’Anac che, in caso di appalti pubblici, prescrive che un’amministrazione fornisca parere motivato in caso scelga un fornitore diverso da quello già individuato attraverso la piattaforma centralizzata Consip. Pena, il rinvio alla Corte dei Conti.

Giudizi tecnici a parte, c’è però anche un peso politico in questa scelta, che penalizza un’azienda erede della nostra municipalizzata Aem. Tutti i punti luce cittadini appartengono in questo momento ancora ad Aem, in attesa che ne venga completato l’acquisto, a breve, da parte del Comune. Non solo. La salute di Linea Reti e Impianti, ossia di Lgh, è direttamente proporzionale alla salute delle casse comunali, visto che si tratta di azienda partecipata, anche se indirettamente. Ma d’altra parte già anche in altre occasioni l’amministrazione Galimberti ha mostrato una totale indipendenza di giudizio, ad esempio per quanto riguarda la vita dell’inceneritore (di cui Linea Reti è proprietaria), un impianto che, se avesse avuto mano libera, Galimberti avrebbe fatto chiudere nel giro di pochi anni.

Ora con l’affidamento del servizio di illuminazione pubblica si aggiunge un altro tassello di potenziale conflitto con la società di via dei Comizi Agrari.

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