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Comune-sindacati. Dialogo ma azioni concrete, Everet (FI): 'Ridurre figure apicali'

L'incontro di trattativa di oggi Comune - sindacati

E’ l’oggettività dei criteri di attribuzione dei punteggi, alla base poi di premi e incentivi, il nodo attorno a cui si è sviluppato questa mattina l’incontro di trattativa tra Rsu e categorie sindacali e delegazione di parte trattante comunale. Un incontro preceduto dalle dichiarazioni del coordinatore di rsu Giorgio Salami della scorsa settimana, molto critiche nei confronti dell’amministrazione comunale che negli ultimi tre anni avrebbe tanto parlato ma poco fatto per individuare e riconoscere i meriti dei dipendenti secondo criteri misurabili. Esempio classico: l’individuazione delle nuove p.o, le  figure responsabili di servizi o settori, che secondo i rappresentanti dei lavoratori sono sempre le stesse con poche o nulle variazioni. “L’attività di valutazione – ha detto Salami – dovrebbe essere percepita come momento importante sia dai dipendenti che dai dirigenti. Questa è una battaglia che non riguarda solo il comune di Cremona, ma tutta la p.a e anche il privato. Finchè le valutazioni saranno pratiche espletate solo come dovere burocratico non daranno la possibilità all’amministrazione di migliorare e di fornire migliori servizi al cittadino”. Al momento la delegazione trattante (segretario comunale Criscuolo e i due dirigenti presenti oggi, Paolo Viani e Maurilio Segalini) ha in mano le schede di valutazione relative al 2016 secondo il modello proposto dalla rsu, ma non le ha mostrate alla rsu. “Non ci interessano i nomi”, torna a ripetere Salami “ma renderci conto di come sono stati formulati gli obiettivi – perchè anche questi potrebbero non essere chiari – e come in concreto sono stati misurati i risultati”. Questo tipo di valutazione dovrebbe essere, insiste la rsu, alla base di qualunque premialità finisca poi in busta paga.

E’ dunque una posizione di attesa quella che emerge dall’incontro di oggi, un incontro “cordiale come sempre”, ma con ancora pochi risultati visibili. “Vediamo se stavolta le azioni andranno nella direzione da noi auspicata”, afferma Salami che fino all’altro ieri aveva giudicato insoddisfacenti gli atti concreti di questa amministrazione riguardo a trasparenza e meritocrazia. “Il nostro obiettivo è di incrociare i punteggi con gli incarichi di responsabilità che poi vengono distribuiti nell’ente”. E a questo proposito, i dirigenti hanno chiarito che l’ultima p.o. assunta in Comune, proveniente dall’amministrazione provinciale, non andrà a gravare sul fondo di produttività già stanziato ad inizio 2017 per i dipendenti del Comune, almeno fino a a giugno, mese in cui scadrà la riorganizzazione in atto. “Ci piacerebbe che per quella data alcuni passi in avanti sulla valutazione siano stati fatti”, conclude Salami. Ogni riorganizzazione ha un senso – è il concetto espresso della rsu – se parte dalla misurazione oggettiva delle competenze che ci sono nei vari uffici e dalla corripondenza tra inquadramento contrattuale ed effettivo lavoro svolto che troppe volte non c’è.

Intanto sono già state fissate altre due date a breve scadenza (marzo): un osservatorio e un incontro di trattativa.

MOZIONE DI EVERET: SI RITORNI ALE 24 P.O. INIZIALI – Proprio l’alto numero di dipendenti incaricati di ‘posizione organizzativa’ è oggetto di una mozione depositata oggi dal consigliere di Forza Italia Giorgio Everet. Dalle 24 dell’amministrazione Perri alle 33 di Galimberti. Everet parte ricordando che “questa Amministrazione al suo inserirsi ha promesso una riduzione dei livelli apicali del personale ed in particolare una riduzione delle Posizioni organizzative che con la precedente Giunta erano 24 assegnate, anche se previste in pianta organica ve ne erano circa 27.”

“Le indennità assegnate alle Posizione Organizzative – continua Everet – incidono sulla retribuzione di tutti i dipendenti non dirigenti, quindi quelli con stipendio più basso” e questo sarebbe anche all’origine della dura presa di posizione della rsu la scorsa settimana.“Le procedure di assegnazione di queste figure professionali sono sempre sotto esame poiché si conosce con largo anticipo il nome di chi ricoprirà l’ incarico, nome anticipato a volte anche dalla stampa?. Gli stipendi dei dipendenti sono sempre meno allineati al costo della vita anche perché il loro contratto è fermo da diversi anni?”. La mozione di Everet “impegna la giunta ?a ridurre, come da promessa fatta di cui c’è ampia traccia sulla stampa, il numero delle Posizioni Organizzative e portarli alle 23 promesse anziché le 33 attuali, liberando i risparmi ottenuti per rimpinguare il fondo incentivante di tutto il personale”.

g.biagi

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