Welfare: accesso ai servizi sociali, modifiche per una maggiore uniformità
Le proposte di modifica al Regolamento dell’accesso e della compartecipazione ai servizi sociali del Comune all’esame della Commissione consiliare Welfare, presieduta dal consigliere Alessio Antonioli, riunitasi nel pomeriggio. Il testo, come ha avuto modo di spiegare l’Assessore Mauro Platè, è coerente con le linee guida che l’Assemblea dei sindaci del Distretto sociale di Cremona si è data per la fruizione delle prestazioni e interventi di protezione e promozione sociale ed è il frutto di un percorso che ha coinvolto i 47 Comuni dell’ambito distrettuale. Le modifiche rispondono all’esigenza di promuovere politiche che consentano di superare le disomogeneità presenti nel territorio relative all’accesso ai servizi sociali comunali e favorire una maggiore uniformità nell’erogazione dei servizi essenziali.
Nel testo sono inoltre presenti importanti strumenti per lo sviluppo dei servizi sociali proposti dalla giunta Galimberti, quali il progetto individualizzato, come sintesi organica degli interventi e delle prestazioni sia a favore delle persone con disabilità sia delle persone anziane, ed il rafforzamento della rete di programmazione e di attuazione degli interventi.
Il percorso che ha portato a tale proposta nasce dall’introduzione nell’ordinamento nazionale del nuovo ISEE, approvato con il decreto ministeriale il 5/12/2013 e poi ulteriormente modificato nel marzo 2016. L’introduzione di questa modalità, per la valutazione dello stato economico dei richiedenti assistenza, cambia drasticamente il modello della mera autocertificazione soggetta a controlli successivi e, grazie al sistema informativo dell’anagrafe tributaria, permette di autocertificare esclusivamente i dati non già in possesso di INPS e Agenzia delle Entrate.
Con il nuovo Regolamento, che entrerà in vigore dopo l’approvazione in Consiglio Comunale e dopo la determinazione delle soglie di accesso da parte della Giunta, l’ISEE diviene lo strumento principale per la valutazione della situazione economica e per la determinazione del livello di compartecipazione al costo dei servizi.