Cultura

MdV da record: 94mila presenze tra museo, concerti, eventi

E i concerti nell'auditorium Arvedi incrementano dell'8,5% il pubblico rispetto al 2015

Consuntivo di fine 2016 per il Museo del Violino con numeri da record, quelli illustrati dal presidente dell’omonima fondazione e sindaco di Cremona Gianluca Galimberti, oggi presso la sede di palazzo dell’Arte. Oltre 94.000 persone hanno vistato le collezioni, partecipato ad incontri, ascoltato concerti.
Aumenta (+2,5%) il numero totale dei visitatori: 61.990 contro i 60.493 dell’anno precedente. Le rilevazioni indicano consistente provenienza dall’estero: il 20% dall’area europea ed il 12% da altri continenti. Alto l’appeal in area tedesca (6,88% del totale), americana e asiatica (5%). Aprile e maggio, in corrispondenza delle gite scolastiche, ed ottobre, in occasione dell’esposizione del violino Stradivari Messia e della rassegna STRADIVARIfestival, i periodi più frequentati. La vocazione internazionale è confermata dall’offerta di visite guidate in lingua inglese, francese, tedesco, spagnolo, cinese e giapponese, oltre che, naturalmente, italiano. Nel 2016 ne sono state erogate ben 426. Grande attenzione al settore del turismo scolastico, che rappresenta un quinto del totale. Gli studenti hanno particolarmente apprezzato i laboratori didattici, moduli di approfondimento calibrati sulle competenze del ciclo primario e secondario. Lo scorso anno vi hanno partecipato ben 4.450 bambini e ragazzi, divisi in 178 gruppi. Le audizioni con strumenti storici nell’Auditorium Giovanni Arvedi si confermano molto frequentate. I capolavori di Stradivari sono stati suonati da Antonio De Lorenzi, Lena Yokoyama, Clarissa Bevilacqua, Giuseppe Mondini e Aurelia Macovei, regalando al pubblico emozioni indimenticabili. Li hanno applauditi 16.231 spettatori, l’8,3% in più rispetto all’anno precedente, quando si registrarono 14.941 presenze.

6.289 persone hanno seguito i 20 concerti, a pagamento, nell’Auditorium Giovanni Arvedi. Il numero consistente premia una programmazione eterogenea per carattere e destinazione: autori, opere, periodi e stili diversi sono stati affiancati con impaginazioni singolari e fortemente caratterizzate. Il coinvolgente crossover di STRADIVARIfestival ha stimolato curiosità e partecipazione, con la sala quasi sempre esaurita. Grande interesse hanno saputo catalizzare le rassegne Friends of Stradivari in concerto, con l’incontro tra grandi solisti internazionali e gli straordinari strumenti storici delle collezioni MdV, e le performance dei talentuosi allievi dell’Accademia Walter Stauffer.
A questi devono essere aggiungi tutti gli spettacoli gratuiti, dall’insolita esperienza al buio con il pianista Cesare Picco alle atmosfere klezmer di NeFesh Trio, dai giovani ensemble ospiti dell’Associazione Farulli all’omaggio reso dal baritono Leo Nucci ad Amilcare Ponchielli e molto altro ancora.
Sempre frequentati gli incontri di studio sulla liuteria cremonese: “Dai reperti stradivariani alle botteghe di oggi” tratto di continuità tra costruttori di ieri e di oggi, “Di padre in figlio” sulle tradizioni delle moderne famiglie di artigiani e “Atelier Triennale”, dialogo con i vincitori del Concorso. Interessanti gli approfondimenti su temi specifici promossi insieme alla Scuola Internazionale di Liuteria. Tutti gli incontri si sono rivelati occasioni di confronto tra generazioni di liutai e sono stati inseriti nei percorsi di alternanza scuola-lavoro. I 17 appuntamenti hanno visto la partecipazione di circa 1.400 persone.
Il Museo è stato infine base logistica per eventi non solo musicali, ma anche culturali e sociali, promossi da Enti, associazioni e aziende. Anche attraverso queste ospitalità la città si presenta ad un pubblico qualificato e spesso internazionale attraverso una delle sue eccellenze. Nel 2016 vi hanno preso parte oltre 6.500 persone, in 65 eventi. Oltre ai dati numerici hanno segno positivo anche l’attività di studio promossa dal Museo e le collaborazioni internazionali. La ricerca si è concentrata sui reperti provenienti dalle bottega di Antonio Stradivari ed in parte da quella di Enrico Ceruti, con la pubblicazione di un nuovo catalogo a cura di Fausto Cacciatori, in collaborazione con Marco D’Agostino.

Il ritorno a Cremona dello Stradivari Messia in occasione del terzo centenario di costruzione e la sua esposizione per tre mesi ha stimolato indagini e approfondimenti su questo strumento unico ed enigmatico. Il Museo è stato inoltre incaricato dal CIMCIM (Comitato Internazionale dei Musei e delle Collezioni di Strumenti Musicali) di organizzare, all’interno della Conferenza Generale ICOM (International Council of Museums), il meeting dedicato al settore dei musei e delle collezioni di strumenti musicali.

I MUSEI CIVICI – In linea con il trend positivo del Museo del Violino, punta di diamante del Sistema Museale, anche i civici fanno registrare nel 2016, come già nel 2015, numeri interessanti. Quest’anno il dato che emerge è riferito alla Pinacoteca che incrementa i visitatori rispetto allo scorso anno del 18%. Ottimo, inoltre, il risultato della mostra dedicata a Janello Torriani, aperta fino al 29 gennaio 2017 al Museo del Violino, e curata in particolare dal Museo di Storia Naturale: al 31 dicembre 2016 14.943 presenze tra Museo del Violino e laboratori didattici (a pagamento). In generale, considerando musei, mostre e attività, sono 68.302 le presenze raggiunte con un incremento del 12,2% rispetto al 2015.

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