Cerca il diario del nonno sopravvissuto ad Auschwitz 'Qualcuno potrebbe averlo'
Il passato che ritorna, un passato sempre più lontano e purtroppo con sempre meno testimoni. Oggi, Giornata della Memoria nella quale tutto il mondo ricorda la liberazione del campo di sterminio di Auschwitz il 27 gennaio 1945, un nipote è alla ricerca del diario del nonno, che in quel campo venne deportato riuscendo a sopravvivere per i successivi 11 anni, fino alla morte, avvenuta nel 1956 ad Arco di Trento, dove fu sepolto in una fossa comune.
Sacchi Cesare Carlo Giuseppe, nato a Mede Lomellina (PV) il 10/04/1901 , venne deportato ad Auschwitz III (Monowitz), per essere poi rimpatriato il 20 gennaio 1946 a Pescantina. “Girò diversi sanatori, fino a morire nella casa di cura Morgagni di Arco di Trento il 12 novembre 1956. E’ sepolto ad Arco di Trento. Visse qualche anno a Cremona dopo la guerra, credo primi anni ’50. Se potete aiutarmi nella ricerca. Grazie”, ci scrive il nipote, Romano Sacchi di Alessandria. “Ha vissuto qualche anno a Cremona – continua – dapprima come profugo provvisorio credo in via Villa Glori. Ad Arco di Trento, in punto di morte lasciò il suo diario di prigionia a un suo compagno di letto paziente dello stesso sanatorio. La speranza è che, successivamente, questi lo abbia affidato ad un’infermiera o inserviente e che fu dato a qualche amico o amica o famiglia di Cremona. Se qualcuno a Cremona ne è venuto in possesso, si prega che si faccia vivo”.
In via Villa Glori, probabilmente Sacchi venne alloggiato nella caserma Lamarmora utilizzata (come il più noto complesso dell’ex Corpus Domini – san Benedetto nella vicina via Chiara Novella) per dare sistemazione transitoria agli scampati dai campi di concentramento nazisti, in attesa di rimpatrio. Quelli ospitati negli ex Monasteri erano profughi ebrei: molti di loro presero poi la via per Israele, altri emigrarono oltreoceano, come Sidney Zoltak, ebreo polacco andato in Canada e tornato a Cremona due anni fa per rivisitare proprio quei luoghi in cui visse da sfollato. Appunto da questa vicenda umana prende spunto la tavola rotonda sui “Displaced Persons Camps”, che si terrà domani sabato 28 gennaio dalle 9,30 presso la biblioteca del seminario, con la partecipazione di vari studiosi che esploreranno le vicende umane ed urbanistiche legate al Parco dei Monasteri. Chissà che proprio in quel contesto non possa trovarsi traccia di quel diario smarrito, che tante cose potrebbe raccontare alla famiglia di Cesare Sacchi.
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g.biagi