Cronaca

Linea Com nelle scuole cremonesi con il progetto 'coding'

Linea Com, società del Gruppo Lgh attiva nel campo Ict, ha da questo anno scolastico messo a disposizione degli studenti e delle scuole del territorio cremonese il coding, un innovativo approccio alla programmazione informatica. Un’esperienza tra le prime in Italia, rivolta agli studenti della scuola primaria e della secondaria del primo ciclo.

E proprio a Cremona, presso la scuola secondaria “M.G Vida” di via San Lorenzo, si è tenuta una delle prime lezioni di questa innovativa metodologia di apprendimento.  Una lezione resa possibile dalla richiesta giunta nelle scorse settimane a Linea Com dall’Istituto guidato dal dirigente scolastico Renato Suppini, sulla scia dell’impegno sui temi dell’innovazione della responsabile di plesso Gloria Joriini e dell’insegnante di Tecnologia Donatella Rossini.

Grande interesse è stato dimostrato dagli alunni, che hanno partecipato con entusiasmo alla lezione tenuta dall’esperta del settore Giada Marcazzani. Il coding è una tecnica di programmazione semplificata, che non richiede prerequisiti o nozioni in campo informatico, se non l’utilizzo basilare di tastiera e mouse in alcuni casi o del touch screen di un tablet per altri.  Divertirsi con i compagni di classe nel programmare le azioni di un avatar o creare un piccolo videogioco è l’inizio di un cambiamento che potrà apportare nuove competenze utili in tutto il percorso scolastico e ad apprendere le basi dell’informatica.

L’obiettivo di questa tecnica – sottolinea Gerardo Paloschi, direttore di Linea Com, società impegnata nella diffusione del coding anche sul territorio cremonese – è quella di familiarizzare con l’informatica, acquisire concetti tecnici applicabili ad altri linguaggi e, ciò che più interessa la scuola dell’obbligo, per maturare competenze trasversali, come il problem solving o il pensiero logico. Una conoscenza attiva di quella tecnologia che circonda sempre di più i ragazzi”.

Le lezioni di coding che Linea Com propone sono intuitive: gli studenti mettono insieme singoli comandi, incastrandoli come mattoncini, per far compiere un’azione al personaggio, attraverso programmi appositi. È un gioco in una lingua universale, senza bisogno di conoscere uno specifico linguaggio di programmazione, in modo che possa essere offerto indipendentemente dalle abilità informatiche e dall’età degli studenti. Quindi logica e matematica, ma anche creatività e fantasia.

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