Cultura

Riscoprire arte e storia del comparto ex monasteri Un'intera giornata di studi

Una Tavola Rotonda, organizzata dalla Biblioteca del Seminario Vescovile di Cremona, in collaborazione con l’Associazione Amici BiMu, riporta all’attenzione dei cremonesi un comparto cittadino oggi in quasi completo abbandono, ma ricco di storia come pochi altri della città. La tavola rotonda, che occuperà l’intera giornata di sabato 28 gennaio a partire dalle 9 presso il seminario di via Milano 5, è dedicata all’esplorazione del Dt Camp It82, ossia l’area del Parco dei Monasteri, dalla storia millenaria e dalle molteplici destinazioni d’uso: a partire dall’XI secolo fino agli anni ’70 del XX ospitò comunità monastiche maschili, femminili, comunità militari austro-ungariche prima, italiane poi, profughi ebrei, infine, rifugiati giuliano-dalmati. Storici dell’arte, urbanisti ed architetti, proporranno letture su piani differenti presentando la storia, i progetti e gli interventi che si sono succeduti nel corso degli ultimi decenni. La riflessione si spingerà oltre, toccando tematiche legate alla contemporaneità, alla necessità di preservare gli edifici che ospitarono i profughi attraverso il loro riconoscimento come bene culturale e non solo come luogo della memoria, alla loro conservazione e fruizione nel rispetto della valenza storica.

Due anni fa la Biblioteca ha iniziato un progetto che mira all’approfondimento e alla conoscenza dei Displaced Persons Camps e alle dinamiche ad essi legati partendo dalla storia del DP CAMP IT 82 di Cremona, sito nell’area del Parco dei Monasteri, che dal 1946 al 1948 accolse oltre 4000 profughi ebrei sopravvissuti provenienti prevalentemente dall’est Europa. I temi degli interventi prenderanno spunto dall’incontro con Sidney Zoltak (1931-), ebreo polacco sopravvissuto e transitato per Cremona, attraverso le parole della sua autobiografia: “My Silent Pledge. A Journey of Struggle, Survival and Remembrance” (Toronto 2013), percorso parallelo a quello di milioni di profughi di tutti i tempi, in tutto il mondo: l’ingresso in uno stato sconosciuto, l’accoglienza, la ricostruzione di una nuova vita. Il filo conduttore che collegherà i vari interventi sarà il percorso fisico compiuto da Sidney Zoltak nella ricerca di una nuova dignità, dalla fuga ad una nuova vita.

Il programma della giornata sarà così articolato:
Ore 9.30-12.30 (registrazione partecipanti ore 9.00). Moderatrice VERA PAGGI, giornalista di RAI3 e autrice nel 2011 di un documentario sulla colonia ebraica di Selvino.
1- CINZIA VILLANI (dottore di ricerca, Università di Bolzano). Presenterà una panoramica legata al flusso di profughi nel nostro territorio nazionale, con accenni ai valichi di confine legali e non (Brennero, Tarvisio, Casere, ecc.), alle condizioni di transito (a piedi, in treno, ecc.), ai luoghi di prima accoglienza e ai campi profughi più strutturati, presentando infine, le vicende legate al DP camp milanese situato in via Unione 5.
2- MARTINA RAVAGNAN (Università degli Studi di Bologna). Presenterà il lavoro di ricerca relativo all’istituzione, alle finalità, alla diffusione al ruolo dei DP Camp in Italia. La ricostruzione dell’ambito culturale all’interno dei DP camp, anche attraverso lo studio di documenti in yiddish, porterà alla descrizione di periodici, riviste, manifestazioni, gestione della politica e altri aspetti indicativi della vivacità intellettuale di questo ambiente.
3- VALERIA DANI (ricercatrice in filosofia del linguaggio e della politica, Cornell University New York). Presentazione del progetto di ricerca “Trasformazione dello spazio e creazione di comunità. Sciesopoli e i suoi bambini”, vincitore della borsa di studio promossa dalla Fondazione per i Beni Culturali Ebraici di Roma. Le vicende dell’edificio, in totale abbandono, ricalcano quelle dell’area cremonese adibita a DP Camp, il Parco dei monasteri dalla storia millenaria e dalla diversificata destinazione d’uso, il cui pregio architettonico si somma al valore di testimonianza della presenza ebraica dopo la fine della Seconda guerra mondiale.
Interverrà la FONDAZIONE PER I BENI CULTURALI EBRAICI. Il presidente, Dario Disegni racconterà le finalità della loro fondazione e cioè garantire la preservazione dei beni culturali ebraici in Italia, che rappresentano la memoria diffusa e radicata nel Paese di una presenza millenaria.

Ore 14.30-17.00 Moderatore ANGELO LANDI (architetto e docente universitario)
4- MARIELLA MORANDI (storica dell’arte). Traccerà la storia millenaria del complesso del Parco dei Monasteri che ha ospitato dal 1945 al 1948 uno dei DP camp più grandi d’Italia, attuando un concreto parallelismo con la colonia di Selvino e le sue vicende di declino, abbandono e necessità di tutela-valorizzazione.
5- MASSIMO TERZI (architetto e urbanista). Il suo approfondimento partirà da un piano teorico-estetico relativo alla valorizzazione di complessi dal rilevante impatto storico e arriverà a quello più concreto di progettazione di soluzioni di recupero coerenti con le esigenze moderne di una città e dei suoi abitanti. Nel dettaglio farà riferimento al progetto di recupero relativo all’area del monastero del Corpus Domini realizzato dal suo studio, nell’ipotesi di trasformazione in auditorium musicale.
6- ANGELO GARIONI (architetto). Attraverso la raccolta di oggetti e i documenti originali, recuperati attraverso diversi canali ed esposti in mostra per l’occasione, proporrà un percorso documentario sulla vita all’interno del DP Camp di Cremona dal 1946 al 1948.

La Tavola rotonda è stata inserita nei progetti del Comune di Cremona per la Cultura Partecipata 2017 (in collaborazione con l’Associazione Amici BiMu), è accreditata come corso di aggiornamento dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Cremona ed è stata finanziata dalla Fondazione Banca Popolare di Cremona. Ha ricevuto il patrocinio del Comune di Cremona, della Regione Lombardia, della Provincia Autonoma di Bolzano, dei Comuni di Selvino-Aviatico, della Fondazione dei Beni Culturali Ebraici in Italia, della Cornell Univesity di New York e di altri enti nazionali ed internazionali interessati all’iniziativa.

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