Gradimento, Galimberti giù di 4 punti, Fasani: 'Eppure gioca senza competitori'
AGGIORNAMENTO - Prima reazione alla classifica del Sole24Ore sul gradimento dei sindaci italiani, con Galimberti che scende dal 56,3% con cui era stato eletto nel 2014 al 52,5%. Fasani (Ncd): 'Da una parte c'è la gente coi suoi problemi quotidiani dall'altra un'amministrazione assente e presuntuosa'.
Il sindaco Gianluca Galimberti si classifica in 63ª posizione nella Governance Poll 2017 stilata dal Sole24Ore, il sondaggio annuale sul gradimento dei politici locali, con un calo di consensi pari al -3,8% rispetto al giorno dell’elezione, nel 2014. Galimberti, nel dettaglio, è passato da un gradimento da parte del 56,3% dei cittadini quando era stato eletto, all’attuale 52,5%. Un risultato simile a quello del primo cittadino cremonese, il sindaco di Pavia Massimo De Paoli, quello di Forlì Davide Drei e quello di Ravenna Michele De Pascale.
In testa alla classifica c’è invece il sindaco di Torino, Chiara Appendino, con il 62% di gradimento (+7,4%), mentre l’altra grillina nazionale, Virginia Raggi, si pone a fine classifica, con una perdita di consensi del 23%, seguita solo dall’alessandrina Rita Rossa (-25,9%). A Milano Beppe Sala si piazza al 30esimo posto con il 55%?(3,3 punti in meno rispetto al risultato di Pisapia dello scorso anno), mentre a Salerno Vincenzo Napoli (quarto con il 60%) prosegue la tradizione di alti consensi inaugurata dal suo predecessore Vincenzo De Luca.
AGGIORNAMENTO – Prima reazione alla classifica del Sole24Ore sul gradimento dei sindaci italiani. L’aria delle elezioni comincia a farsi sentire, (anche se a Cremona si voterà solo nel 2019) e Federico Fasani, esponente di Ncd e consigliere comunale commenta immediatamente il calo di consenso registrato dal sindaco rispetto al giorno delle elezioni. “Dopo due anni e mezzo di disastri e figuracce, finalmente, il Professore forse si è accorto del destino duro che lo attenderebbe se si presentasse alle prossime elezioni con un curriculum del genere”, afferma Fasani in una nota. “A suonare il campanello l’indagine del Sole24 ore che impietosamente fotografa un calo complessivo del 4% dalla vittoria elettorale ad oggi. Tutto ciò in assenza di un competitore, come dire che il Professore sta perdendo una partita nella quale gioca da solo.
Eppure, solo qualche giorno fa, aveva annunciato, con la solita spavalderia, la possibilità di una sua ricandidatura. Ma la risposta della città è stata dura e immediata. Al di là delle reazioni politiche, su tutto si è sentito l’urlo disperato del centro storico, dei suoi abitanti e degli operatori, vittime di alcune tra le più strampalate scelte dell’amministrazione improvvisata che sta facendo fuori la città.
Allora che fare? Beh semplice, una bella campagna informativa per farcire di altre balle i Cremonesi. Come se non bastassero quelle raccontate in campagna elettorale. Con una differenza. Che sta volta la paghiamo pure con i nostri soldi. Sì perché per aiutare il Professore a raccontarci altre storielle saranno spesi più di 20.000 euro dei Cremonesi. Saranno pagati dei “professionisti della comunicazione” scelti da lui e pagati con soldi altrui per “rifare il trucco” al Sindaco provato dalla realtà. È inaccettabile che la propaganda politica sia a spese dei cittadini quando, per giunta, il Comune paga già due giornalisti professionisti e un intero settore di addetti ai rapporti coi cittadini a cui si è aggiunta la costosa portavoce personale del Sindaco.
Evidentemente il calo impressionante di consensi ha spaventato i compagni che con una bella consulenza di sostegno sperano di risollevare le sorti della peggiore Amministrazione della storia di Cremona. Ma la gente non è stupida e i risultati li valuta sulla propria pelle, di certo non facendosi abbindolare dall’ennesimo disperato tentativo di ipnosi collettiva, stavolta con l’aiuto degli “specialisti”.
Ancora una volta ai risultati concreti che solo il lavoro umile e proficuo puó dare, si è preferita la strada della narrazione barocca e irreale che da un paio d’anni siamo costretti a subire. Da una parte la gente, la vita quotidiana e i sui problemi; dall’altra un’amministrazione assente e dannosa con una faccia che ride sempre, anche quando da ridere c’è ben poco, ma truccata molto bene”.
Interviene anche il segretario cittadino della Lega Nord Pietro Burgazzi: “Da quanto emerso dal giornale il sole 24 ore il nostro sindaco continua a perdere punti. Evidentemente l’opposizione non si oppone solo per dovere istituzionale ma per i fatti ben noti inerenti tutti i settori della P.A che hanno portato Cremona ad un punto morto. Sarebbe a mio avviso sbagliato attribuire tutta la responsabilità al sindaco, ma chi lo rappresenta nei vari settori ha anch’esso responsabilità in merito. Talvolta il peso degli insuccessi grava esclusivamente sulle spalle del Galimba ma un distinguo sarebbe più razionale. Alcuni assessori ad esempio o per partito preso o per scarsa comunicazione si rendono responsabili di fallimenti in vari settori, che purtroppo si riversano sulla cittadinanza ricadendo sulle spalle del sindaco. Gli ultimi eventi riguardo commercio, turismo, soste, ztl, sono una palese dimostrazione della distanza esistente tra cittadini e istituzioni. Cremona merita di più, il potenziale non manca, mancano amministratori in grado di valorizzarle, ma se le priorità diventano fissazioni di qualche assessore non andiamo da nessuna parte. Attribuire le responsabilità di una cattiva amministrazione alla mancanza di fondi da parte dello stato centrale non è più credibile anche perché il continuo vessare i cittadini con multe tasse e spese ingiustificate, vendite di beni sottocosto vedi Aem, vedi acquedotti, etc. non può sicuramente giovare a risollevare una città ormai in balìa degli eventi. Prima vanno a casa meglio sarà per tutti”.
A difesa dell’amministrazione, interviene invece Sara Arcaini, consigliere comunale di Fare Nuova la Città, che attacca direttamente Fasani. “Evidentemente Fasani si sente già in campagna elettorale: tutto preso dal suo ormai trito e ritrito intento di conquistare la ‘pancia’ dei cremonesi, eccolo alla ribalta sui rotocalchi locali con il suo solito mix di retorica astiosa e denigratoria e mezze verità, paladino di una città oppressa dal mellifluo Professore” evidenzia.
“Provo solo per un attimo ad uscire dalla cappa delle falsità pretestuose e a fare un paio di precisazione sulla base dei dati di fatto. Tanto per cominciare i 20mila euro cui si riferisce Fasani sono stati stanziati per il Bilancio sociale dell’Ente, e non – come afferma fumosamente il consigliere del NCD – per non meglio identificate campagne di comunicazione o politiche. Per quanto riguarda il sondaggio, in un contesto in cui molti sindaci sono in calo, il nostro Sindaco scende di un solo punto rispetto all’anno scorso, molto meno dei colleghi di Mantova, Bergamo, Piacenza e Brescia, e si mantiene sopra il 50% dei consensi. Comunque, per la cronaca, nel gennaio 2014 lo stesso sondaggio dava Perri in aumento di 2 punti rispetto al giorno dell’elezione. Poi sappiamo tutti come è andata a finire… In ogni caso su una cosa Fasani ha ragione: tra poco più di due anni i cittadini sceglieranno se preferiscono la politica della demolizione (anche personale) dell’avversario, o quella che silenziosamente lavora per cercare di rilanciare la città attraverso strategie che non hanno niente a che fare con il ‘tutto e subito’ e con il marciare sul risentimento della gente.
Fino ad allora un altro stile di politica è al governo della città e si sforzerà ancora di ottenere risultati di prestigio che tra l’altro non sono mancati in questi anni (solo da ultimo i dati sul l’affluenza alla mostra su Torriani)…se lui volesse finalmente contribuire e collaborare sarebbe sicuramente il servigio più grande che possa offrire alla città di cui si professa paladino”.