Cronaca

Lavoro ridotto del 30%, sit-in dipendenti impresa di pulizie della Barilla

AGGIORNAMENTO - Intorno alle 11.30 lo sciopero è stato sospeso, dopo un breve incontro dei rappresentanti sindacali di Si Cobas con i vertici di Barilla e di Mpm proprio di fronte all'azienda. Un piccolo confronto, da cui è uscita la promessa di Mpm di sospendere l'accordo firmato a fine dicembre relativo alla riduzione del 30% delle ore di lavoro, fino al vertice che si terrà in Prefettura all'inizio della prossima settimana alla presenza del Prefetto, dei rappresentanti delle due aziende e di tutti i rappresentanti sindacali.

Fotoservizio Francesco Sessa

Circa una quarantina le persone che hanno preso parte, questa mattina, al sit in di protesta di fronte alla Barilla, organizzato dal sindacato autonomo Si.Cobas (supportato dal centro sociale Dordoni), che coinvolge i dipendenti della M.P.M di Brignano Gera d’Adda, azienda che si occupa delle pulizie del noto stabilimento sito a Cremona. Lo sciopero, che vede la partecipazione di quasi tutti i dipendenti, è stato proclamato a causa della scelta dell’azienda, dal 1 gennaio 2017, “di ridurre le ore lavorative del 30%, in maniera assolutamente unilaterale” spiega il referente provinciale del sindacato, Fulvio Di Giorgio. “Tutto questo senza una effettiva riduzione del carico di lavoro, che è rimasto invariato, e al solo fine di incrementare il profitto dell’azienda”. Tutto questo “nell’inosservanza più assoluta delle norme contrattuali, in quanto l’orario giornaliero non può essere inferiore alle tre ore”.

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Tea l’altro, “questa riduzione sta portando i lavoratori alla fruizione forzata di ferie e permessi, tanto che vi sono lavoratori che sono in negativo di 300 ore di ferie” continua Di Giorgio. “E’ una situazione inaccettabile, a cui si è arrivati dopo diversi tentativi dell’azienda di incrementare i propri profitti. Hanno anche provato a richiedere il contratto di solidarietà, che però non è stato accettato dalle autorità preposte, in quanto l’azienda non si trova in una situazione di crisi o di riduzione del carico di lavoro. Al contrario”.

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I lavoratori hanno quindi impugnato l’accordo. “Sono stati decurtati del già misero stipendio che percepivano. Ci sono persone che lavorano qui da 12 anni e non è accettabile che vengano trattate in questo modo”. I lavoratori, che in mattinata incontreranno i vertici della Barilla, chiedendo di intervenire, chiedono “garanzie sul mantenimento di tutti i livelli occupazionali esistenti e sui rapporti di lavoro a tempo indeterminato. E l’applicazione piena dell’orario contrattuale per tutti i dipendenti nostri associati, compresi quelli part-time”.

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AGGIORNAMENTO – Intorno alle 11.30 lo sciopero è stato sospeso, dopo un breve incontro dei rappresentanti sindacali di Si Cobas con i vertici di Barilla e di Mpm proprio di fronte all’azienda. Un piccolo confronto, da cui è uscita la promessa di Mpm di sospendere l’accordo firmato a fine dicembre relativo alla riduzione del 30% delle ore di lavoro, fino al vertice che si terrà in Prefettura all’inizio della prossima settimana alla presenza del Prefetto, dei rappresentanti delle due aziende e di tutti i rappresentanti sindacali.

LaBos

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