Cronaca

Parco del Vecchio Passeggio nuova piazza dello spaccio: ennesimo arresto

Fotoservizio Francesco Sessa

Il parco del Vecchio Passeggio è la nuova piazza dello spaccio cremonese. Una conclusione a cui sono giunti i Carabinieri di Cremona, che in questi giorni stanno mettendo in atto una serie di controlli specifici e che nel giro di una settimana hanno già proceduto a due arresti in flagranza di reato. L’ultimo proprio ieri, intorno alle 16.30, quando una pattuglia, al comando del maresciallo D’Alfonso, ha potuto assistere in prima persona a tutte le operazioni di scambio dello stupefacente con una somma in denaro, proprio su una panchina del parco. Immediatamente da parte degli uomini dell’Arma è scattato l’alt, a cui però lo spacciatore ha risposto lancianto contro la pattuglia la bicicletta con il quale era arrivato. Il giovane, un nigeriano 27enne richiedente asilo, residente alla Casa dell’Accoglienza, si è quindi dato alla fuga lungo i sentieri del parco, liberandosi allo stesso tempo di 12 dosi di hashish.

Immediatamente è scattato l’inseguimento, che si è concluso nel giro di 100 metri con le manette intorno ai polsi del giovane, che è poi stato condotto in caserma e che verrà processato oggi per direttissima. I carabinieri hanno sequestrato 12 dosi di hashish e una di marijuana, oltre alla somma di 100 euro, presumibilmente provento dell’attività di spaccio. E’ altresì seguita una perquisizione del luogo di residenza, che però non ha portato ad alcun ritrovamento. Il giovane era in Italia da un anno, in attesa di un ricorso per il riconoscimento dello status di rifugiato.

“La nostra attività di controllo si inserisce in un contesto di servizi atto a ridare una fruibilità al parco del Vecchio Passeggio, che nell’ultimo mese è diventato una vera e propria piazza di spaccio, con una notevole mole di scambi, come dimostra anche l’arresto effettuato lo scorso 5 gennaio” spiega il maggiore Livio Propato. “Non solo: è diventato anche un luogo per chi è dedito al consumo della droga, come rivelano anche le numerose tracce che abbiamo notato nei pressi delle panchine”. Una situazione resa ancora più grave dal fatto che proprio lì accanto vi sono sia una scuola per l’infanzia  (il Gallina) che la scuola media Campi. “Si tratta di un fenomeno fastidioso, in un’area che dovrebbe essere dedicata alle famiglie e allo svago” continua Propato. “Per questo porteremo avanti la nostra attività di controllo, sia in questo che in altri parchi cittadini, al fine di evitare il radicalizzarsi del fenomeno”.

Le indagini proseguiranno anche sul fronte dei mandanti: “E’ chiaro che questi richiedenti asilo sono solo dei pusher, gestiti da qualcuno che sta più in alto” ha sottolineato il maggiore Propato. “Per questo porteremo avanti le indagini al fine di cercar di trovare la radice del problema”.

LaBos

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