Cronaca

I cremonesi scelgono sempre più il Km0: 56 i punti vendita sul territorio

Cresce la ricerca di una alimentazione equilibrat e sana, ma soprattutto la predilezione per il cibo a Chilometro zero: ne territorio cremonese sono ben 56 i punti vendita di questo tipo. A dirlo è Coldiretti Lombardia, che evidenzia come sia cresciuta ” la consapevolezza dell’importanza di un’alimentazione di qualità, sana ed equilibrata, con la ricerca di prodotti da mettere in tavola che diano sempre maggiori garanzie di sicurezza e legame con i territori, come quelli che si possono trovare nei punti vendita a chilometro zero che negli ultimi sei anni in Lombardia sono più che triplicati, passando da 257 del 2010 ai 960 attuali”.

La vendita a km zero – spiega la Coldiretti – è più diffusa nelle province di Pavia (con 165 punti), Brescia (162), Bergamo (133) e Milano (118). A seguire Sondrio (83), Varese (66), Como (56), Cremona (56), Mantova (35), Monza e Brianza (33), Lecco (28), Lodi (25). “In particolare – continua la Coldiretti – si registra un vero e proprio boom degli spacci in cascina, passati da 169 a 852 (+400%), mentre i farmers’ market hanno raggiunto quota 100 e vengono scelti per la possibilità di trovare nello stesso luogo più prodotti locali e di stagione, offerti direttamente dall’agricoltore”.

In Lombardia – spiega un’indagine Coldiretti/Ixè – più di 9 consumatori 10 che fanno la spesa in un mercato degli agricoltori si ritengono soddisfatti. Inoltre il 97% si dice disposto a ritornare e il 96% lo consiglierebbe ad amici, parenti e conoscenti. “I farmers’ market – spiega Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia –  non sono semplici luoghi di ricerca e acquisto di prodotti agroalimentari ma sono diventati anche spazi di aggregazione e cultura con corsi di formazione per l’orto, laboratori didattici per i bambini, esercitazioni con gli agrichef e mattinate con i tutor della spesa”.

Ma questo non è ancora abbastanza, soprattutto considerando che “Tre milioni di lombardi in sovrappeso o obesi. Sempre un’analisi della Coldiretti regionale su dati Istat, “negli ultimi dieci anni in media ben 4 lombardi adulti su 10 sono risultati in sovrappeso o obesi. L’anno peggiore per la bilancia è stato il 2009 quando la quota di quelli con pancette, “maniglie dell’amore” e “maniglioni anti panico” sul girovita ha sfondato il 42 per cento. L’anno migliore è stato il 2005 con il 37,4 per cento. Nettamente più virtuose le donne fra le quali solo il 28,4 per cento è in sovrappeso contro quasi il 49 per cento degli uomini. Nonostante questo però – spiega la Coldiretti Lombardia – la vita media dei lombardi si è allungata di circa due anni passando da quasi 81 nel 2005 a poco meno di 83 anni nell’ultimo decennio”.

 

 

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