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Cremonese, inverno diverso sul mercato: questa volta non servono rivoluzioni

Questa volta non ci saranno rivoluzioni. “Fosse per me le avrei evitate anche gli anni passati” sogghigna il direttore generale della Cremonese Stefano Giammarioli, che in ogni caso conferma la differenza sostanziale dell’inverno in corso rispetto a quelli degli ultimi anni.

Per restare alla gestione Giammarioli sul mercato, nel 2014-2015 la Cremonese si regalò Paolo Castellini, Marco Briganti e Lucas Finazzi oltre alla punta Riccardo Pasi. Lo scorso anno, invece, furono addirittura cinque i nuovi acquisti: soprattutto si parlava di potenziali titolari, che in effetti, ad eccezione di Sergiu Suciu, confermarono le attese andando a comporre il blocco degli undici schierati da Rossitto. Parliamo di Gianluigi Bianco, di Fabio Scarsella, di Simone Pesce, di Marco Sansovini.

E quest’anno? E’ cambiato tutto: la Cremonese è seconda a 5 punti dall’Alessandria e dovrebbe dare vita, dal 22 gennaio in avanti, ad una sfida a tre nella quale si è inserito anche il pericoloso Livorno, in grande crescita. La grande differenza sta anzitutto in panchina: Montorfano nel 2014 e Pea l’anno successivo furono sostituiti rispettivamente da Giampaolo e Rossitto, poi a loro volta cambiati in estate. Mister Attilio Tesser, invece, ha già ottenuto un piccolo traguardo, chiudendo, e alla grande, la prima metà della stagione e la seconda metà dell’anno 2016. Ecco perché operare in continuità, con il supporto dei risultati, è la parola d’ordine di questo mercato di riparazione, dove la Cremonese non dovrebbe stravolgere nulla: un paio di operazioni al massimo. La prima in difesa, per dare fiato e ricambi a Polak e Marconi, oltre all’infortunato Lucchini; la seconda o sempre in retroguardia, nel caso in cui lo stopper ex serie A manifestasse problemi duraturi, oppure in altre zone del campo, ma solo in presenza di una vera occasione.

O di un addio: Filippo Porcari, ad esempio, sta soffrendo la concorrenza di Simone Pesce, nella struttura della rosa che prevede un doppio giocatore in ogni ruolo. E’ un pupillo di Tesser, che lo ha voluto fortemente in estate, ma l’espulsione rimediata a Renate, quando era da poco entrato in campo, manifesta un certo nervosismo. L’impressione è che qualora il giocatore chiedesse di andarsene verrebbe accontentato, ma il tecnico e la società non intendono privarsene, pur chiedendo un rendimento maggiore. In ogni caso, detto che Stanghellini, Abed e Ruci andranno via in prestito, c’è tempo fino alle ore 23 del 31 gennaio: “Ma quella sera – sorride Giammarioli – preferiremmo essere a cena a Cremona, a bocce ferme, senza dover correre”. La rosa e la classifica attuale consentono finalmente di non ricorrere a rivoluzioni o stravolgimenti.

Giovanni Gardani 

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