Avvio studio epidemiologico
della cerchia cremonese,
un plauso all'Ats
Egregio direttore,
Giovedì 22 c.m., nel salone della locale scuola primaria, organizzato dall’A.C. di Bonemerse, si è tenuta la conferenza di presentazione dello studio epidemiologico che ATS Valpadana (CR/MN) ha promesso di svolgere nel territorio cremonese. Relatore il prof. P. Ricci, responsabile dell’Osservatorio Epidemiologico dell’ATS, studioso esperto della relazione Ambiente-Salute che ha già collaborato con Organismi nazionali (Istituto Superiore di Sanità) e internazionali (IARC-OMS). Alla conferenza hanno partecipato numerosi cittadini cremonesi e rappresentanti di organizzazioni da sempre interessate alle ripercussioni che l’inquinamento atmosferico produce sulla salute dei cittadini. Il prof. Ricci, oltre a chiarire la complessità dello studio, la mole di dati che implica di raccogliere ed analizzare, ha messo in luce la necessità che, insieme ad ATS, le amministrazioni comunali cremonesi, quella provinciale, l’Arpa Lombardia, forniscano la loro collaborazione per rendere più agevole e breve il percorso della complessa indagine. Molto interessanti, a mio avviso, i passaggi in cui si sono espressi gli auspici che lo studio epidemiologico:
1. Venga sostenuto e non ostacolato!
2. Sia condotto nell’esclusivo interesse della verità!
3. Si rendano pubbliche le varie fasi di avanzamento dell’indagine anche precedenti la sua conclusione.
4. Coinvolga un territorio vasto, non solo Cremona ed i comuni della sua cintura.
5. Che il monitoraggio della relazione salute/ambiente possa diventare attività ordinaria dell’ATS, cioè non debba, per il futuro, essere sollecitata dai cittadini.
Tutti desideri legittimi e, purtroppo, non scontati. La serietà dei dirigenti ATS, il valore della persona incaricata dell’indagine, il riconoscimento che in gioco c’è la salute dei cittadini e la credibilità delle Istituzioni, alimentano la speranza che tutto avverrà nei termini sopra auspicati. Anche gli amministratori locali, deputati alla salvaguardia dei legittimi interessi di tutti i cittadini, del loro territorio e del patrimonio pubblico, non possono che favorire l’indagine in parola! Perché solo dalla conoscenza vera, scientificamente inoppugnabile, dei problemi che ci toccano, possono derivare azioni efficaci che tutelino il bene primario di ciascuno che è la salute. Non deve essere d’ostacolo il timore irrazionale che da questo studio escano dati preoccupanti. Anzi. Qualora fosse così, pur augurandoci di no, dovremo con urgenza individuare le soluzioni più adeguate e ragionevoli che dovranno essere prese nel più breve tempo possibile, con il concorso responsabile di tutti, financo, io credo, con risorse e progettualità di Enti ed associazioni non solo statali, ma anche di livello europeo. Per ora un doveroso grazie ai vertici dell’ATS per avere risposto con immediatezza, chiarezza, trasparenza e competenza alle richieste di cittadini ed istituzioni cremonesi. Fra qualche mese potremo essere informati dei primi progressi dello studio. Il suo completamento è stato previsto entro fine 2017, ma questo esito, abbiamo capito, dipende anche dall’attenzione sociale dei cittadini e delle loro rappresentanze!