Tamoil, falda ripulita quasi del tutto ma ancora incertezze su dismissione
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Buone notizie dall’osservatorio Tamoil, svoltosi questo pomeriggio in Comune alla presenza dell’assessore Alessia Manfredini, dei funzionari Comunali, di rappresentanti di Arpa Lombardia e di Tamoil: secondo le ultime indagini sui piezometri, effettuate lo scorso settembre dall’azienda, nella parte interna soltanto 2 su 27 evidenziano ancora parametri superiori ai limiti di legge, mentre tutti gli altri rientrano negli stessi. Per quanto riguarda invece le aree esterne, nel novembre 2016 tutti i piezometri tranne tre sono risultati conformi ai limiti di riferimento.
Durante l’incontro sono stati illustrati i lavori sui pozzi della barriera idraulica. Come ha spiegato la dottoressa Melillo (dirigente Arpa): “Alcuni pozzi erano meno efficienti di altri. Per questo abbiamo aumentato il numero dei pozzi riducendone la portata individuale, in modo da avere una portata complessiva pari a quella iniziale”. Naturalmente sui nuovi pozzi verranno fatti dei controlli con i piezzometri.
Intanto continua anche il lavoro di ripristino ambientale – mentre è saltata definitivamente l’ipotesi di bonifica -, che funziona attraverso il pescaggio delle acque, che vengono trattate, ripulite e poi reimmesse in falda. Gli impianti sono entrati a pieno regime nell’aprile 2015 e il loro lavoro proseguirà ancora per un tempo difficilmente quantificabile, in quanto non è possibile sapere con certezza quando la pulizia delle acque sarà terminata.
Anche la dismissione resta un tema molto fumoso: essa per decreto ministeriale avrebbe dovuto essere terminata entro dicembre 2017, ma ancora non è neppure iniziata. Come spiega il dirigente Enrico Gilberti, “il progetto di smantellamento – che andava a identificare eventuali impatti ambientali in fase di cantiere e monitoraggi da fare nel merito – e il documento sulla riconversione dell’area sono stati entrambi approvati, e il 20 dicembre 2014 abbiamo avuto l’autorizzazione alla dismissione del sito, entro 3 anni. Per la dismissione si possono seguire due strade: o demolire o ricollocare sul mercato. Noi preferibilmente stiamo cercando di percorrere quest’ultima via. Oggi sono in corso delle trattative con potenziali compratori, nella speranza di addivenire a un accordo”. Ma potrebbe volerci tempo, e per questo è probabile che l’azienda chiederà una proroga.
Non del tutto soddisfatta l’assessore Alessia Manfredini: “E’ una buona cosa che i livelli di inquinamento delle falde stiano calando, anche se non posso giudicare positivamente la mancata bonifica. Inoltre ci sono ancora troppe incertezze: non sappiamo quanto ancora dovrà restare attiva la barriera idraulica, nè quando il sito verrà smantellato. A noi servono risposte più certe e concrete”.
Laura Bosio