Cronaca

Piscina, bando di gara a gennaio. Altri 30mila euro di spese in manutenzioni

Nonostante l'allungarsi dei tempi per la complessità dei lavori da affidare mediante project, l'amministrazione Galimberti tra dritto sull'idea iniziale. E continua a sborsare soldi per la manutenzione straordinaria di un impianto pieno di magagne strutturali fin dalla sua inaugurazione.

Il Comune non è intenzionato a cambiare idea sull’affidamento mediante gara pubblica della gestione delle piscine. Il bando di gara di cui si sta parlando dalla scorsa estate – basato sul project financing approvato dalla giunta su proposta della Sport Management – è in fase di elaborazione, un ‘parto’ difficile e complesso che sta richiedendo tempo agli uffici. Una stasi apparente, che sta facendo credere a molti diretti interessati che il Comune stia valutando altre ipotesi rispetto alla gara pubblica. Invece il bando di gara sarà pronto a gennaio, in tempo per arrivare ad individuare un nuovo gestore entro la scadenza dell’ultima proroga a Fin, alla fine di giugno 2017. Le società natatorie cremonesi, coalizzate contro l’idea dell’arrivo di un loro concorrente diretto nella pratica sportiva come Sport Management, confidano invece in un cambiamento d’idea e nel rinnovo a Fin, la federazione affiliata al Coni che gestisce l’impianto da decenni e che da poco rimosso il precedente direttore d’impianto. L’ideale per loro sarebbe l’affidamento diretto, ipotesi invece scartata dall’amministrazione Galimberti, in virtù anche di una recente sentenza del Consiglio di Stato che sconsiglia le procedure negaziate a meno di casi eccezionali.

Sul capitolo piscina, uno dei più delicati incontrati dall’amministrazione  comunale insieme a quello del canile, sta lavorando l’assessore allo Sport Mauro Platè, che ieri ha risposto all’interrogazione di Maria Vittoria Ceraso (Obiettivo Cremona). Una lunga serie di domande e risposte, tra cui le motivazioni che hanno indotto il Comune a prorogare per ben tre volte i rapporti on la Fin, pur avendo ravvisato grosse criticità di gestione fin dal 2014: “La situazione precaria in cui si trovava l’impianto nell’estate 2014 – scrive Platé –  necessitava che si ‘prendesse di petto’ le problematiche non affrontate dalla scorsa amministrazione, che avrebbero probabilmente portato alla chiusura dell’impianto prima di affrontare le problematiche gestionali. In particolare, mancava della documentazione fondamentale per la certificazione di sicurezza, la copertura dell’ingresso e degli spogliatoi era in una situazione precaria nonostante fossero stati appena aperti i nuovi spogliatoi e non si era fatta chiarezza sull’interpretazione della convenzione in atto”. Neanche troppo velatamente, Platé spiega che era impossibile trovare un altro gestore che subentrasse in un impianto pieno di magagne, a causa del continuo procrastinare gli interventi manutentivi da parte dell’amministrazione Perri.

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Così si presentava l’atrio della piscina ad aprile 2014, al termine dell’amministrazione Perri.

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Altre risposte riguardano i dubbi sollevati da Ceraso sul perchè non siano state prese in considerazione altre proposte di gestione arrivate in Comune a inizio 2016, oltre a quella di Sport Management, e in particolare Ceraso cita Europa Sporting Club. Oltre a quella – spiega Platé, altre manifestazioni di interesse erano giunte in Comune nella primavera 2016 ma la stessa Fin – gestore per affidamento diretto da un trentennio –  aveva dato ampia disponibilità alla prosecuzione temporanea dei rapporti per cui non era sembrato il caso di annullarla in corso d’opera. Piuttosto, “durante la primavera del 2016 sono state incontrate le società che ne hanno fatto formalmente richiesta e, quando domandato tramite accesso agli atti motivato, è stata fornita loro la documentazione utile eventualmente a presentare proposte progettuali”. La manifestazione di interesse di SM era invece generica e non conteneva né proposte progettuali né richiesta di informazioni, afferma Platé.

E L’IMPIANTO CONTINUA A RISUCCHIARE DENARO – Intanto, il complesso natatorio di piazzale Azzurri d’Italia continua a risucchiare risorse all’amministrazione comunale. Gli interventi di manutenzione straordinaria non si contano più. Gli ultimi riguardano il consolidamento del percorso di accesso alla palestra di arrampicata che avviene attraverso l’area della piscina vecchia, i cui soffitti presentano sfondellamenti. Verranno sostituite le soffittature più a rischio caduta, verranno messe luci sul percorso e sarà realizzata una separazione in legno tra il percorso e la piscina vecchia, ormai vuota e abbandonata a sé stessa (è qui che secondo il project di Sport Management sorgerà un’area per il fitness). Tutto questo, per una spesa di 14.500 euro a carico del Comune. Sempre nell’ottica di separare palestra da piscina, verrà reso indipendente l’impianto di illuminazione  dell’accesso alla prima. Finora l’impianto era uno solo, spesa preventivata: 6.600 euro. Altro intervento, per le luci di emergenza attorno all’olimpionica, molte lampadine sono rotte e l’impianto non garantisce sufficiente illuminazione: verranno sostituite con luci a led, altra spesa da quasi 9mila euro. Tutti insieme, fanno 31mila euro.

g.b.

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