Politica

Sessismo o satira? Scontro via web sul paragone Boschi-Moana

Maria Elena Boschi l'ultima volta a Cremona insieme al maestro Mario Coppetti

C’è chi la mette sul ridere e chi invece la prende tremendamente sul serio. La foto di Maria Elena Boschi affiancata a  quella di Moana Pozzi, fatta circolare ieri via web dal coordinatore cittadino di FI Carlalberto Ghidotti, sta suscitando una ridda di commenti dalle opposte parti politiche, tra chi vuole sdrammatizzare la complicata situazione nazionale e chi considera pericolosa la satira sessista, deleteria verso un universo femminile che ha sempre fatto fatica a raggiungere posti di potere. “Trova le differenze”, scrive Ghidotti nel suo post ancora visibile nella bacheca pubblica di facebook, affiancando l’immagine dell’ex ministro delle riforme ora sottosegretario a quella della pornostar deceduta, fotografate nella stessa identica inquadratura. Non piace ad Andrea Virgilio, assessore Pd, che risponde dalla sua pagina Fb: “Conosco Carloalberto e credo che sia, più che attore, vittima di una deriva che danneggerà tutti: i destinatari parzialmente, i mittenti integralmente, perché mette in luce il loro smarrimento, ma soprattutto è una deriva che danneggia il paese”, è la sua conclusione. In precedenza aveva scritto: “Qualche tempo fa sono stato ripreso perché, partendo dalla vicenda Trump fino ai nostri casi nazionali, accusavo la destra di volgarità e in alcuni casi di sessismo. Non era un’accusa generica alle persone, ho amici di destra che stimo e che sono fortemente coerenti a quei principi e a quei valori; è invece un riferimento chiaro all’attuale fragilità di una cultura politica e di una parte significativa della sua classe dirigente.
Pur non condividendo molti aspetti, la cultura articolata della destra ha una profonda dignità, ha una sua legittima interpretazione della democrazia e dei valori di libertà e di eguaglianza, ma le difficoltà della modernità l’ha condotta all’incapacità del buon senso e a iniziative finalizzate a infangare la dignità e il rispetto delle persone”.

Molti i commenti di donne che si compiacciono dell’accostamento, ma altre riflettono: “La Boschi è bellissima, ma politicamente ignobile: basta sessismo! Si scherza certo .. e con garbo., ma se fosse stata una pacioccona goffa come la Merkel sarebbe comunque un politico ignobile!”. “Non è così che si costruisce qualcosa di buono, qualcosa di nuovo – scrive un’altra commentatrice -. A turno si insultano persone diverse, sottolineo persone e non importa se Uomo o Donna. Chi e’ nano, chi puttaniere, altri gay oppure racchie, la moglie brutta o troppo bella … Satira e/o ironia non significano insulti. Quello della provocazione è un carro sul quale sale chi non ha altro modo per esprimersi. È una mediocrità già vista e sentita.

Mentre Luigi Lipara, altro esponente locale del Pd, chiede a Ghidotti se “non ti vergogni proprio mai”. Gli risponde: “Di fare satira? mai”. “La satira piace anche a me – controbatte Lipara – ma è un’altra cosa. Questo è cattivo gusto, volgarità tanto per essere volgari. Sessismo tanto per essere da meno”.

E così via, a riprova che gli opposti stereotipi della sinistra seriosa e della destra sempre emula di Berlusconi, tardano a morire.

ghidotti-boschi-moana

 

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...