Referendum, commenti /7
Anpi, Arci, Cgil: 'Bocciate
le forzature unilaterali'
Il Comitato per il NO promosso dal Coordinamento per la Democrazia Costituzionale della provincia di Cremona saluta positivamente il risultato referendario del 4 dicembre, che ha visto una netta affermazione del NO a livello nazionale, provinciale e cittadino. Ringraziamo tutte le donne e gli uomini, le associazioni e le forze politiche che hanno sostenuto e promosso insieme a noi le ragioni del NO, in particolare ANPI, ARCI e CGIL per il loro impegno. Grazie alla collaborazione di tutte e di tutti abbiamo sperimentato un modello di democrazia territoriale partecipato. Ha vinto la coscienza costituzionale dei cittadini italiani, che hanno scelto di mettere in sicurezza la Costituzione come casa comune. Le ragioni del nostro NO sono ragioni progressiste, che tendono a sviluppare i diritti e le prospettive già contenute nella Carta. Le regole comuni della convivenza civile non devono essere cambiate a colpi di maggioranza. Nessun governo futuro potrà più permettersi di fare forzature unilaterali.
Gli oltre tre milioni di voti provenienti dalla sinistra sociale e civile del nostro paese hanno dato un contributo forte e significativo al risultato referendario. Dovremo analizzare in modo rigoroso questo voto nelle sue tendenze di fondo; è evidente tuttavia che il voto giovanile è un clamoroso appello ad un cambiamento vero, possibile solo se si realizzano i principi della nostra Costituzione. Ora tocca alla politica sapersi rinnovare per accogliere le esigenze della società.