Cronaca

I reperti di piazza Marconi in deposito al Massarotti: a rischio per l'umidità

Trasferimento in vista per i reperti archeologici rinvenuti durante gli scavi di piazza Marconi. Strutture murarie e pavimenti ‘staccati’ a suo tempo dal sito e portati in deposito nei magazzini comunali dell’ex macello, stanno per essere trasportati nell’autosilo Massarotti, che sempre di più sta assolvendo al compito di magazzino (qui infatti si trovano anche i faldoni del Tribunale). Il trasferimento di sei strutture murarie e altrettante pavimentali si rende necessario sia perchè la nascita del Polo tecnologico ha ridotto gli spazi in via del Macello, sia perchè – si legge nella relazione accompagnatoria alla determina che fissa la spesa a carico del Comune – le strutture di supporto delle parti decorate si stanno deteriorando, mettendo a rischio la conservazione dei reperti. Insieme ai pavimenti, infatti, era stato prelevato dal sito uno strato di preparazione e di terra spesso 50 cm, il tutto custodito in involucri, che adesso si stanno deteriorando a causa dell’umidità. “Non è possibile mantenere i reperti ancora  a lungo in questi involucri – si legge ancora – perchè rischierebbero di deteriorarsi definitivamente e si rende quindi necessario un alleggerimento che consenta di avere uno spessore minore della cassa, al fine di mantenere un tasso di umidità adeguato”. Un archeologo seguirà le delicate operazioni di alleggerimento e trasporto dei materiali, che in un futuro potranno essere “valorizzati adeguatamente”. Parte dei pavimenti rinvenuti durante gli scavi sono rimasti in piazza Marconi, al primo livello del parcheggio interrato, dove possono essere ammirati (pulizia permettendo) attraverso la pavimentazione in vetro. I reperti più significativi sono invece entrati a far parte delle collezioni del Museo archeologico di San Lorenzo, dove è stata ricostruita parte della ‘casa del Ninfeo’, splendido esempio di abitazione signorile tra I secolo a.C e I d.C, di cui è stata riprodotta la nicchia centrale, con al centro la statuetta di Artemide. Sempre al museo archeologico si possono ammirare anche i resti degli affreschi parietali riccamente decorati.

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