Cronaca

Tribunale: per colmare vuoti di organico arriva personale senza qualifiche. Sciopero

Manca il personale della giustizia e nei tribunali arrivano i barellieri della Croce Rossa, persone che non hanno qualifiche, smistate negli uffici in cui c’è carenza di organico. Una decisione frutto dell’intesa tra i ministeri della Giustizia e della Funzione pubblica che punta a trasferire negli enti pubblici con carenze di organico il personale in esubero di altri enti, come le Province e la Croce Rossa. In più, la mancata riqualificazione del personale. Braccia incrociate, oggi, dei lavoratori giudiziari, scesi in piazza per manifestare contro condizioni di lavoro non più sostenibili.

A  Cremona gli aderenti al sindacato Rsu Usb (Unione sindacale di base) hanno effettuato un volantinaggio davanti al tribunale per richiamare l’attenzione sulla mancata riqualificazione e sul grave problema che alle nuove mansioni siano destinate persone che non hanno fatto un percorso formativo. Una situazione che mortifica non di poco il personale della giustizia in servizio che per quel lavoro ha superato un concorso.

A sostenere le ragioni dello sciopero, Mauro Cardinale, rappresentante sindacale per gli uffici giudiziari di Cremona e Crema, e le colleghe Vera Catania e Ioana Mazzini. Presente anche Luigi Rinaldi, della Rsu Cisl. Allo sciopero e al volantinaggio, insieme all’Unione sindacale di base, si sono associate anche altre sigle sindacali. Dunque, mancata riqualificazione, cronica carenza di organico, le promesse mai mantenute del Ministero e le assunzioni decise senza alcun criterio.

“Scioperiamo”, ha detto Cardinale, “per rivendicare condizioni di lavoro accettabili e per protestare contro l’ipotesi di un contratto integrativo che introduce nuovi profili, modifica e aggrava le competenze di quelli attuali e vanifica ogni aspettativa di carriera del personale”. “Ci troviamo a lavorare”, ha continuato il rappresentante sindacale, “con persone che non hanno alcuna formazione a cui viene assegnata la qualifica di assistente giudiziario con retribuzioni più alte delle nostre che siamo qui da vent’anni”. “Persone”, ha detto ancora Cardinale, “che sono nostri superiori ma che noi stessi ci ritroviamo a dover formare”.

“Sia chiaro”, ha aggiunto Catania, “non ce l’abbiamo affatto con i lavoratori mandati in mobilità, i quali hanno acquisito una loro dignità e sono messi in una posizione di grave disagio, perché vengono inseriti in una struttura dove hanno dei ruoli apicali rispetto alla nostra carriera”.

Recentemente è stato indetto un concorso da parte del Ministero per l’assunzione di 800 assistenti giudiziari. “Ma posti riservati per gli interni non ce ne sono”, ha fatto sapere Cardinale, che nello stesso tempo si è scusato per il disagio arrecato oggi al pubblico per lo sciopero delle cancellerie. Questa mattina i volantini sono stati consegnati sia ai normali cittadini che a magistrati e ad avvocati. La stessa Associazione nazionale dei magistrati si è detta solidale con il personale della giustizia che ha deciso di incrociare le braccia.

Sara Pizzorni

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