Cronaca

"Ingiustizia e silenzi sulla scomparsa di mio fratello Angelo Faliva"

Chiara Faliva ricorda il fratello Angelo, scomparso misteriosamente da una nave da crociera dove lavorava come cuoco. Del 31enne cremonese si sono perse le tracce nella serata del 25 novembre 2009. Si trovava su una nave Coral Princess in viaggio da Aruba a Cartagena, in Colombia. Sono trascorsi sette anni e con una lettera pubblica la sorella lamenta la mancanza di risposte e il silenzio calato sulla vicenda. Ecco la sua lettera.

Sette anni sono passati dalla tua scomparsa. E purtroppo questo mistero ha tutto l’aspetto di rimanere irrisolto per sempre. Solo tu caro Angelo sai cosa ti hanno fatto. Chissà, ora davvero sarai diventato un angelo. O perlomeno ci piace pensarti così. Certo è che nessuno, sia all’estero che in Italia, ha mai dedicato 5 (cinque!) minuti alla tua vicenda, studiando l’accaduto e i numerosi lati oscuri. A Bermuda, gli investigatori hanno chiuso frettolosamente il caso come allontanamento volontario dalla nave (in pieno oceano!). In Italia? Beh si sa che qui la giustizia ha tempi più lunghi, almeno speravamo in questo. A quanto pare invece nemmeno ti hanno preso in considerazione. A Cremona? Per carità. In questo “paesotto”, pochi mesi dopo la tua scomparsa, scoppiò il caso Calcio Scommesse, ed è ovvio caro Angelo che la tua vicenda non poteva competere con un colosso del genere. Quindi il tuo fascicolo non poteva trovare altro posto che in fondo, ultimo (forse dimenticato?), ad una pila di altri documenti su una scrivania di non si sa chi. Chiedere un incontro con qualche autorità locale (ad esempio il procuratore di Cremona, perché no) è praticamente impossibile. Chiedere a chi di competenza di trattarti con dignità è forse chiedere troppo? Per ora c’è solo vergogna verso questa ingiustizia. La rassegnazione nei nostri cuori non sarà mai tanta quanto la rabbia che c’è. Ciao caro Angelo.

Chiara Faliva

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