Un raro ritratto di Vincenzo Campi all'asta da Christie's Si parte da 80mila sterline
L'attribuzione, sulla base di un altro ritratto firmato conservato all'Accademia Carrara di Bergamo, è stata fatta dal critico d'arte cremonese Marco Tanzi.
Un’opera di Vincenzo Campi sta per essere battuta all’asta da Christie’s a Londra, per la considerevole cifra oscillante tra le 80mila e le 120mila sterline (100mila, 150mila dollari). Il pittore cremonese – di cui si è parlato molto negli ultimi mesi, per via della mostra ‘saltata’ sulla nascita della natura morta – è stato identificato da Marco Tanzi come autore di un “Ritratto di padre e figlio”, nonostante Campi sia più noto per aver ritratto paesaggi e scene naturalistiche di interni. La stessa scheda di Christie’s cita infatti il pittore cinquecentesco cremonese come l’autore delle celebri tele conservate a Brera, tra cui Pollivendola e Venditrice di frutta. “L’attività di Vincenzo Campi come autore di ritratti – si legge ancora nella scheda della casa d’aste – è invece meno studiata: si sa però che nel 1563, quando Rodolfo e Ernesto d’Asburgo passarono da Cremona per recarsi in Spagna, fu proprio Vincenzo a dipingere i loro ritratti. Di essi oggi non c’è più traccia, ma Antonio Campi ebbe modo di scrivere alcuni anni dopo: ‘ancor che avesse così poco tempo di vedergli, furono nondimeno giudicati da tutti universalmente bellissimi’ (A. Campi, Cremona fedelissima…, Cremona, 1585, ed. 1645, p. XLV). Dunque, è la prova che Vincenzo fu qualcosa di più che un ritrattista occasionale”.
L’attribuzione del dipinto a Vincenzo Campi fatta dal critico d’arte cremonese Marco Tanzi è stata fondamentale per la casa d’aste londinese. Alla sua base c’è un raffronto tra quest’opera e il ritratto di Giulio Boccamazzo dell’Accademia Carrara, firmato da Campi e datato 1569, entrambi caratterizzati da un forte naturalismo.
g.biagi